Grande attesa per la premiazione al festival di Berlino

Cinema / News - 19 February 2011 19:40

Al festival di Berlino stasera verrà proclamato il vincitore dell'Orso d'oro

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Alla 61a edizione del Festival Internazionale del cinema di Berlino, che ha avuto inizio il 10 febbraio e terminerà oggi 19 febbraio con la serata conclusiva in cui avverrà l'attesissima premiazione, ventidue sono i film in concorso. Tra questi ricordiamo Margin Call, pellicola statunitense opera prima di JC Chandor con interpreti del calibro di Kevin Spacey, Jeremy Irons, Demi Moore, Paul Bettany e Stanley Tucci, in cui vengono descritte le 24 ore che hanno preceduto l'esplosione della crisi finanziaria del 2008 di Wall Street dal punto di vista di otto investitori coinvolti in un grosso affare bancario. Ha suscitato interesse anche il Coriolanus di Ralph Fiennes, attore britannico alla sua prima regia, anche protagonista della pellicola che è un'attualizzazione del dramma shakespeariano, con altri due grandi interpreti come Gerard Butler e Vanessa Redgrave. Dal nordamerica vengono poi The Forgiveness of Blood di Joshua Marston (già autore di Maria Full of Grace - 2004) che torna ad affrontare il tema dell'adolescenza negata dalle condizioni sociali, ambientando questa volta la sua storia nell'odierna Albania, The future dell'autrice indipendente Miranda July (Me and You and Everyone We Know - 2005) anche sceneggiatrice e interprete, che ha fatto di una sua performance teatrale un lungometraggio in cui scava nelle dinamiche di una coppia in crisi esistenziale, e Yelling To The Sky di Victoria Mahoney che racconta la difficile vita di una diciassettenne della disagiata periferia americana. Tra i titoli tedeschi in concorso possiamo invece ricordare If not us, who? di Andres Veiel, che descrive le origini del terrorismo nella Germania degli anni Sessanta e Sleeping Sickness di Ulrich Köhler. Diversi i film d'autore in concorso, come The Turin Horse dell'ungherese Béla Tarr che presenta questa controversa pellicola traendo spunto iniziale dall'impazzimento di Friedrich Nietsche nella Torino del 1889, per prendere apparentemente tutt'altra direzione. C'è poi Nader And Simin, A Separation di Asghar Farhadi e Les contes de la nuit del maestro dell’animazione francese Michel Ocelot. Fuori concorso invece, in apertura di rassegna è stato presentato l'ultimo lavoro dei fratelli Coen, True Grit (Il Grinta), già candidato con dieci nominations agli Oscar 2011, western americano che trae spunto dall'omonimo film del 1969  con cui John Wayne ottenne il suo unico Oscar, e con Jeff Bridges, Josh Brolin, Matt Damon e la giovane Hailee Steinfeld come interpreti. Interessante poi è il documentario Pina di Wim Wenders in cui viene ripercorsa la vita e la carriera della coreografa tedesca Pina Baush. Sempre fuori concorso è stato proiettato il pluricandidato ai prossimi Oscar Il discorso del re di Tom Hooper, con Colin Firth, Geoffrey Rush e Helena Bonham Carter, il triller Unknown con Liam Neeson e Diane Kruger, la nuova pellicola di Chen Kaige, Sacrifice, e il nuovo documentario in 3D di Werner Herzog, Cave of Forgotten Dreams. Nel corso del festival sono state programmate poi una serie di proiezioni speciali del regista iraniano Jafar Panahi che avrebbe dovuto far parte della giuria ma non ha potuto presenziare poichè condannato a sei anni di carcere e a 20 d’interdizione dalla sua attività pochi giorni dopo l’invito della Berlinale. Per concludere, molto attesa è stata la retrospettiva Ingmar Bergman (1918 -2007) con oltre sessanta lavori del regista svedese tra cui Il posto delle fragole che fu Orso d'Oro nel1958.

 

 

 

 

 

 

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