Film tv Margherita delle stelle, incontro con Cristiana Capotondi e il cast

Tv / News - 28 February 2024 14:00

Margherita delle stelle va in onda su Rai 1

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Margherita delle stelle è il film tv in uscita. Racconta Margherita Hack, una delle prime astrofisiche italiane, e prima direttrice dell’Osservatorio Astronomico di Trieste. Cristiana Capotondi, Cesare Bocci, Sandra Ceccarelli, Flavio Parenti, per la regia di Giulio Base. Va su Rai 1 il 5 marzo.   

Come ti sei avvicinato a questo personaggio?

Giulio Base – regista. È stato un grande privilegio poter raccontare una donna così importante, e ho accettato subito, perché il progetto era ampio. RaiPlay ha un grande archivio di materiali, e così abbiamo analizzato le interviste. Margherita era una che sapeva parlare, e la toscanità era una delle prima cose su cui lavorare. Poi abbiamo lavorato sulla fisicità, diversa da quella di Cristiana. abbiamo cercato di restituire il maggior tasso possibile di verosimiglianza. Tutti hanno capito la sacralità del lavoro che stavamo realizzando, sia perché è stata una donna apicale, sia perché era un esempio di volitività e capacità di guardare oltre. 


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Cosa vi ha ispirato questa storia? 

Monica Zappelli - sceneggiatrice. In un paese su 89 astrofisici solo 10 sono donne: la scienza non è ancora delle donne. Com’è possibile che una donna nata nel 1922 sia diventata scienziata? Ha avuto un padre e una madre che non l’hanno educata con barriere di genere. Lei ha incontrato lo sport: “Lo sport mi ha insegnato a non vergognarmi ad aver paura di vincere” dice nel film. Grazie allo sport ha imparato che vincere non era un peccato. 

Quello di Margherita Hack è un personaggio complesso.

Cristiana Capotondi. Lo studio delle stelle è una metafora della nostra vita. Margherita ha puntato la stella giusta, scoprendo che una stella aveva una compagna; ma stimolava le donne alle idee. In Italia fino ai sedici anni esprimono il desiderio di studiare le materie scientifiche, ma poi si dirottano verso quelle umanistiche: credo che emerga il concetto che, se si è scienziate, non si riesca a essere appagate. In un’epoca molto incentrata sull’io, emerge nel film quando sia importante il confronto con l’altro. 


Tu interpreti il padre di Margherita.

Cesare Bocci. Il padre era libero, rifiutò di prendere la tessera del fascismo.   

Tu hai il ruolo della madre? 

Sandra Ceccarelli. Il film parla delle stelle e di poesia. Spesso ho interpretato personaggi esistiti, e mi pare che così si facciano rivivere. Ha mantenuto per un periodo la famiglia, quindi era molto volitiva. 

Il tuo ruolo è quello del marito di Margherita. Perché era anticonvenzionale?

Flavio Parenti. Credo che si tratti di archetipi nuovi: ina donna che vuole emanciparsi, i genitori vegani ante-litteram. Il marito si mette al servizio dell’amore e della sua donna.  Questa storia apre la possibilità di immaginare una vita diversa dalla cultura che ci viene imposta. Aldo fece tutto il possibile per dare a lei la forza di proseguire nella sua carriera. 

Alcuni aspetti scientifici sul big bang, e su varie scoperte, sono state escluse dal racconto. Come mai?

Monica Zappelli. Dovendo raccontare tutto, abbiamo dovuto tralasciare alcuni dettagli. E così abbiamo deciso di raccontare la formazione di Margherita.   

Cosa ti ha lasciato questo personaggio?

Cristiana Capotondi. Sono stata colpita da come abbia realizzato il proprio sogno. Si tratta di una donna nata nel decennio fascista, e formata alla libertà. Il personaggio di ha lasciato la consapevolezza che - da neogenitore - molto di ciò che faranno i nostri figli si determina nei primi anni di vita. 

Quale carattere emerge di questa donna?

Giulio Base. Lei stava fino all’alba ad osservare le terre. È riuscita a farsi finanziare la città universitaria a Trieste. Era una grande lavoratrice, e deteneva una franchezza rara.

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