Film drammatici da vedere: Via dalla pazza folla e la tornita trama di Carey Mulligan

Cinema / Drama / News - 06 September 2015 15:11

Via dalla pazza folla è un film con Carey Mulligan tratto dall'omonimo romanzo di Thomas Hardy: le recensioni estere sono state positive, apprezzando lo sciolto adattamento della complessa tram

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Via dalla pazza folla ("Far from the Madding Crowd”), il film di Thomas Vinterberg con Carey Mulligan, Matthias Schoenaerts, Michael Sheen in uscita il 17 settembre 2015 distribuito dalla Fox Searchlight è una delle pellicole che nella stagione attuale ha ricevuto maggiori recensioni positive.

Uscito nelle sale statunitensi il 1 maggio 2015, il film è tratto dal romanzo del 1874 “Via dalla pazza folla” dello scrittore inglese Thomas Hardy. Ha incassato in totale 29.973.422 dollari. È stata soprattutto apprezzata la capacità del regista danese Thomas Vinterberg, co-fondatore dell’irriverente movimento Dogme 95 con Lars von Trier di creare una bisbetica eroina moderna: “il film s’incentra sull'eredità della volitiva Bathsheba Everdene - ha sottolineato da Usa Today - con un cognome simile ad un’altra briosa Everdeen della recente letteratura e cinema, Katniss di ‘Hunger Games’ (l’autrice Suzanne Collins ha detto che il nome Katniss Everdeen nasce dall'eroina di Hardy.)”.

Trama. La vicenda supera il melodramma per sfociare nell’analisi dell’ambizione femminile è complessa da rappresentare. È incentrata sul benestante Gabriel Oak innamorato della povera Batsceba Everdene la quale rifiuta la sua mano. Dopo qualche mese la condizione sociale si capovolge, poiché lei eredita la fattoria dello zio, mentre Oak perde i possedimenti ed è alle dipendenze di Batsceba: la donna s’innamora del vicino di fattoria William Boldwood che la rifiuta, lo sottomette sentimentalmente, per orgoglio temporeggia fino a sposarsi col sergente Francis Troy. Alla fine Boldwood uccide il suo rivale, e Batsceba rimasta vedova sposa il suo primo pretendente Oak.

La tornitura narrativa del regista rifugge da polverose trame seriali, “un film assolutamente moderno che tutti possono guardare, ambientato in epoca vittoriana” apprezza il New York Daily News, proprio perché le tematiche possono essere interessanti non solo per un pubblico femminile, grazie alla sceneggiatura di David Nicholls.

Carey Mulligan. L'interpretazione di Carey Mulligan per Entertainment Weekly “apporta notevoli sfumatura alla ricca vita interiore del personaggio di Betsabea Everdene”, mentre per il The New Yorker è “troppo oscura”. Critico è stato il The Guardian, “il contesto è in qualche modo scomparso”, ovvero quella “pazza folla, importante, folla di persone e volti che dovrebbe avere una vivida presenza”.

La rappresentazione della natura per USA Today “funziona su tutti i livelli (...) la produzione è sublime - in particolare la fotografia splendida, l’abile montaggio e l’ottima partitura musicale - trasporta lo spettatore nella campagna inglese”. È soprattutto l’uso di Vinterberg della luce naturale con suggestivi primi piani a rafforza un senso di “realismo terroso”. Lo stesso realismo sospeso era creato da Thomas Hardy con descrizioni che si concentrano sui dettagli, forgiati nel paese di Wessex dove egli ambientò gran parte delle sue opere: il film è girato "in gran parte girato nel paese di Hardy, lungo la costa meridionale dell'Inghilterra. Così il film fa anche mergere un rapporto tra vita, fame e romantica energia-erotica".

Le ipotesi di sviluppo del film sono citate dal Los Angeles Times: “Tra la bellezza sullo schermo e l’interpretazione di Mulligan e Schoenaerts, ‘Via dalla pazza folla ha il suo fascino’. Eppure, come l'amore non corrisposto, non si può fare a meno di lamentare quello che avrebbe potuto essere”. Mentre per il The New York Times “e vivace, piacevole e alla mano”.

© Riproduzione riservata


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