Dragon Ball: un manga che fa ancora sognare dal 1984 a oggi

Comics / Manga / News - 21 December 2014 10:00

Chi non conosce, almeno di nome, di Dragon Ball? Dal 1989 lo si vede sempre nelle TV italiane, mentre il manga non manca mai nelle edicole dalla seconda metà degli anni novanta. Ma perché

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Dragon Ball. Tra pochi giorni, proprio alla Vigilia di Natale, uscirà il numero 39 di Dragon Ball Evergreen Edition, edito dalla Star Comics e che terminerà a marzo con il numero 42. La Evergreen Edition non è la classica ristampa, ma una vera e propria nuova edizione, dove è stata rivista l’adattamento grafico e la traduzione dei dialoghi (ora più fedeli all’originale), mentre le copertine e il formato rispecchiano fedelmente quelle del manga del 1984. Come novità all’interno ci sono dei commenti inediti dell’autore, il mangaka Akira Toriyama, oltre al disegno che si compone affiancando le coste di tutti i quarantadue volumi, inedito e originale fatto da Toriyama proprio per questa edizione.

Dragon Ball – Trama. Il protagonista di Dragon Ball è Goku, un ragazzino fortissimo che ha, come caratteristica, una coda da scimmia. Un giorno incontra Bulma, una strana ragazza che decide di usare la forza di Goku per aiutarla a cercare le sette Sfere del Drago. Secondo una leggenda chi riesce a riunire le sfere evoca il drago Shenron che gli dà il diritto di esprimere un desiderio. La trama continua tra nuove amicizie e battaglie con nemici sempre più forti, andando dalla Terra allo spazio (Goku, ben presto, scoprirà di avere origini aliene), percorrendo la crescita del protagonista, che arriva anche a diventare padre e nonno.

Dragon Ball – Manga. Toriyama ha sempre amato i film di kung fu di Jackie Chan e per questo, quando ha dovuto ideare un nuovo manga alla fine del suo celebre Dr. Slump & Arale, ha deciso di incentrarlo sui combattimenti di arti marziali. L’idea iniziale di Dragon Ball si basa sul celebre romanzo cinese Il viaggio in Occidente, già ripreso in diversi manga e anime (la serie animata The Monkey, il fumetto Lo scimmiotto di Milo Manara e Saverio Pisu, anche il celebre anime Starzinger): Goku è, ovviamente, il re delle scimmie Son Goku, mentre Bulma è il monaco Sanzo. Inizialmente Dragon Ball doveva durare solo un anno e terminare con l’evocazione del drago, dopo aver recuperato tutte e sette le sfere, ma il successo dell’introduzione del Torneo Tenkaichi ha fatto continuare la storia con diverse edizioni e nuovi nemici. Più il manga otteneva consensi, più Toriyama ha iniziato ad andare avanti per forza d’inerzia, senza programmare in anticipo la trama e gli eventi salienti. Anche lo stile di disegno pian piano cambia, diventando sempre meno dettagliato, ma più veloce e lineare, fino a giungere a una conclusione un po’ forzata.

Dragon Ball – Anime. Due anni dopo l’uscita del primo volume di Dragon Ball, la Toei Animation decise di realizzarne l’anime. Dragon Ball divenne, nel 1986, una serie televisiva e comprendeva la prima parte del manga, quando Goku sconfigge Piccolo (nella traduzione italiana dell’anime è diventato Junior) e si sposa con Chichi (si pronuncia Cici poiché l’H, in giapponese, addolcisce, ma purtroppo nella traduzione italiana il nome è letto male e diventa Kiki). La seconda parte del manga, quando Goku è già sposato con prole, prende il nome di Dragon Ball Z (deciso da Toriyama stesso) e termina con il finale del manga. Il grande successo ottenuto dalle due serie spinge la Toei Animation a creare una terza serie: Dragon Ball GT. Questa nuova serie prosegue gli eventi del manga in modo autonomo, comunque Toriyama ha ideato il logo e il titolo, inoltre ha creato il character design dei personaggi. Nel 2009, per il ventesimo anniversario della prima messa in onda di Dragon Ball Z, la Toei ha deciso di dare nuovo lustro alla seconda serie. Così Dragon Ball Z diventa Dragon Ball Kai, completamente restaurato e rimasterizzato, inoltre sono state eliminate le scene aggiunte che non comparivano nel manga per renderlo più simile al lavoro di Toriyama.

Dragon Ball – Akira Toriyama. Akira Toriyama è un mangaka di talento che ha influenzato, con i suoi lavori, molti altri fumettisti giapponesi. Nel 1981 vince lo Shogakukan Manga Award (uno dei premi più importanti in Giappone per i manga) con il suo Dr. Slump & Arale e nel 2013 vince il premio speciale Grand Prix de la ville d’Angoulême (premio assegnato durante il Festival International de la bande dessinée d’Angoulême, seconda manifestazione de’Europa dedicata al fumetto e terza nel mondo, a un fumettista per il suo contributo nel mondo dei fumetti). Toriyama si distingue soprattutto perché ama andare controcorrente e non si fa problemi a correre dei rischi, per questo motivo disegna i personaggi più forti piccoli e buffi (invece di usare il canone che vede i personaggi forti disegnati come grandi fisicamente e con molti muscoli), oppure fa sposare e avere famiglia anche ai suoi personaggi (anche quelli principali), inoltre non sempre fa vincere gare e tornei ai suoi protagonisti. Nel mondo dei manga di Toriyama non tutto va sempre come ci si aspetta che vada e forse questo è uno degli aspetti del suo inaspettato successo, inaspettato almeno per lui (Dr. Slump & Arale doveva essere di soli quattro capitoli, invece durò quattro anni per un totale di diciotto volumi, mentre Dragon Ball doveva durare solo un anno, invece di un decennio con quarantadue volumi).

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