Alex Britti, 'quella donna ha un segno in faccia' cita la canzone dell'artista dall'impegno sociale

Daily / News - 25 November 2015 13:06

Alex Britti nella nuova canzone cita: "quella donna ha un segno in faccia". Il testo ha un impatto cronachistico, come molte canzoni dell'artista.

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Alex Britti pubblica un nuovo album dal titolo “In nome dell’amore”, dopo “Bene così“ del 2013.

Testo. “Sono giorni che lasciano il segno / quelli che non vorresti mai / sembrerebbe tutto normale / ma qualcosa è diverso e lo sai” cita la canzone, che poi assume un tono cronachistico. “C’è una donna davanti un portone / con le lacrime agli occhi e tu / l’hai cercata nei giorni seguenti (…) quella donna ha un segno in faccia / e dice che se lo è fatto da sé”.

Il tema della violenza sulle donne si esprime poi con altri versi: “un amore violento e inquietante / che però non denuncerà mai (…) il presente è un pezzo di vetro / e forse si romperà”, fino a contenere un messaggio: “se una donna perdona comunque / e non urla la sua verità / non potrà aiutarla nessuno / e la vita non ritornerà”.

Album. I ricavi ottenuti con il singolo sono destinati all'associazione WeWord. Il videoclip vede la presenza di Gian Marco Tognazzi, Carolina Crescentini, Massimiliano Bruno, Michela Quattrociocche. Oggi Alex Britti alle ore 18.00 si esibirà anche presso la Galleria delle Carrozze nella Stazione Milano Central, invitando anche i fan ad indossare un accessorio arancione per sostenere la campagna.

La tracklist è composita, e segue il percorso di impegno anche sociale che ha sempre contraddistinto l’artista di Roma. Si va da “In nome dell’amore” a “Ti scrivo una canzone”, da “Un attimo importante” a “Cinque petali di rosa”. Le altre canzoni sono “Da questa parte del mondo” e “Tra il Tevere e il blues”.

Britti si fece conoscere nel 200 con “La Vasca”, in cui cantava “le nostre camere scolpite nella nebbia / ma dormiremo poche ore quanto basta / per poi svegliarci e rituffarci nella vasca”, dando sfogo alla sua verve più ironica. “Una su 1.000.000” fu scelta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri come colonna sonora della campagna per la giornata nazionale per i diritti dell’infanzia.

“Sono contento”. Qui cita: “Io che volevo vincere i mondiali e invece mi ritrovo a far la spesa e gioco a fare il duro quando fai l’offesa”. “Oggi sono io” viene cantata da Mina. Seguono “7000 Caffè”, l’album “Festa”, sempre alternando tematiche attuali e capacità di trasfigurarle con colore.

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