A.D. Anno Domini - La Bibbia continua, un intenso Juan Pablo di Pace convince nei panni di Gesù

Tv / Drama / News - 18 March 2016 16:00

Tutti pazzi per Juan Pablo Di Pace, l'attore argentino che ha vestito i panni di Gesù nelle miniserie di Canale 5 "A.D. Anno Domini - La Bibbia continua". Forte di una lunga preparazi

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Un metro e 82 di altezza, denti bianchissimi, sorriso da far invidia al miglior spot pubblicitario: è Juan Pablo Di Pace, l'attore e modello argentino che, dismessi i panni del belloccio di “Fisica o Quìmica”, ha dato vita a un Gesù intenso e bellissimo nella miniserie trasmessa da Canale 5 “A.D. Anno Domini- La Bibbia continua”. La fiction, ideata da Roma Downey e Mark Burnett per la NBC, ha raccontato la parte della storia di Gesù meno conosciuta, ovvero gli eventi emozionanti e stimolanti che seguirono la sua Crocifissione, ed è stata trasmessa per la prima volta in America proprio il giorno di Pasqua, il 5 aprile del 2015.

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Il bell’attore argentino è subentrato nel ruolo di Gesù all’attore portoghese Diogo Morgado, protagonista della miniserie “ La Bibbia”, della quale quella della NBC costituisce il sequel. "Io non voglio fare confronti” -ha detto l’attore italo argentino ai microfoni del The Guardian- “siamo due persone diverse”. Non sarà stata la stessa interpretazione dunque, ma di sicuro i due attori hanno avuto sul pubblico lo stesso fascino, ed infatti il web è letteralmente impazzito per loro, arrivando addirittura a coniare l’hashtag #HotJesus.

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Il ruolo interpretato ne A.D. Anno Domini - La Bibbia continua per Di Pace, conosciuto in America per aver interpretato il noto miliardario di Dallas, ha significato molto: “All’inizio ero euforico e incredibilmente felice, poi una sorta di sensazione scoraggiante è piombata di me” -ha spiegato al The Guardian- “E’ un personaggio così iconico. C'era molto lavoro da fare”. Una delle scene più importanti e difficili è stata proprio la prima, quella della crocifissione. Una scena fortemente impattante e ricca di patos, che ha richiesto una lunga preparazione: “Non riuscivo a muovere troppo le braccia perché avevo paura di distruggere il sangue e le ferite” -ha raccontato Di Pace nell’intervista pubblicata dal The Guardian - “Le mosche sembravano amare il sangue fatto con lo sciroppo di mais”. Per realizzare la scena girata nel deserto del Marocco infatti, durante la quale il protagonista è stato assicurato sulla croce, ci sono volute ben sei ore di make up, sei ore di sedute e di trucco.

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“Vorrei rifarlo e rifarlo ancora” -ha rivelato l’attore argentino- “ è stato molto commovente e semplicemente bellissimo. E’ bastato essere lì, appeso a quella croce e avere quel punto di vista” -ha specificato- “è stata un’esperienza molto forte”. Come forte è stata la trama scelta, perché scegliere Il periodo immediatamente successivo alla morte di Cristo significa narrare quanto abbiano dovuto combattere gli apostoli per espandere le prime comunità cristiane e diffondere la testimonianza della vita di Gesù, quanto quanto questo abbia cambiato le loro vite e il corso degli eventi. Il ruolo interpretato da Di Pace ha avuto così tanto effetto su di lui che in seguito alla fine delle riprese l’attore ha dichiarato di non avere più la stessa prospettiva sull’universo: “Ora sono più spirituale e certamente più disposto a chiedere informazioni al riguardo” -ha rivelato- “spero davvero ci sia qualcosa di bello là fuori che non siamo in grado di percepire”.

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