La solitudine dell'uomo libero

Daily / News - 21 October 2008 14:43

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La solitudine è insita nei gesti che nessuno quasi sa compiere, ammutoliti come siamo dalle voci della televisione, dal fracasso di circostanze e dalla codardia di non spingerci oltre la staccionata.

Di recente c'tato un esempio di libert, ossia quello dello scrittore Roberto Saviano che proprio per aver pubblicato un romanzo, "Gomorra", quindi un'opera di finzione sia stato minacciato a morte dal clan dei Casalesi ed ora vive scortato da sette guardie. Il suo romanzo non ha fatto nient'altro che raccontare ciò che i Casalesi hanno compiuto negli anni, con infiltrazioni mafiose sviscerate nei gradi del potere. A Casal di Principe, nel cuore di Caserta ci sono state 15 morti d'innocenti negli ultimi 5 mesi. Ma Gomorra è un romanzo, potrebbe essere anche finzione pure se lo stesso Saviano nelle interviste ne parla come realtà. Questo racconto, la parola affidata alla carta, diffusa in 1 milione e 200 mila compie (è il numero dei suoi lettori in Italia) ha minato la vita dello stesso scrittore tanto fa fargli dire: "Voglio innamorarmi, voglio passeggiare, prendere il sole, bere una birra in pubblico". La sua ricerca di libertà, l'essersi spinto oltre la staccionata ha sancito la sua solitudine. È questo il rischio dell'uomo libero, essere segregato, deriso e votato al fallimento esistenziale.

Forse più di quanto lui avesse immaginato, le sue parole di finzione hanno avuto eco e questa voce ha annientato la sua vita. In fondo lui ha solo parlato. È questo il rischio di chi parla nel 2008, centinaia di anni dopo il medioevo e l'inquisizione spagnola.

Un mese fa è apparso sui giornali un altro esempio di solitudine: Ricky Martin, il famoso cantante che si dimena sui palchi, la cui canzone La Copa De La Vida era l'inno dei mondiali di calcio 1998, che si è esibito davanti a quasi 800 milioni di telespettarori nel corso della Cerimonia di chiusura dei XX Giochi olimpici invernali Torino 2006, che ha venduto 20 milioni di dischi, osannato come latin lover per la sua fisicità spagnola, ha deciso di avere un figlio. Ma non con una compagna, bensì con una madre surrogata, un utero in affitto. Lui che poteva permettersi qualsiasi donna al mondo, per la sua grande capacità di azione, il successo che certamente non rifugge dal fascino femminile, è ricorso ad un'inseminazione artificiale. Martin ha preferito restare da solo, avere una prole senza legarsi a nessuna. Martin, emblema dell'uomo libero, capace di volteggiare da un continente all'altro, è solo. Forse dipenderà dal suo carattere, dall'essere introverso, oppure dal timore che l'altro sesso si avvicini a lui solo per fama. Resta l'idea che mentre il più povero barbone trova l'amore, la più osannata star resta sola.

La sua libertà è diversa da quella di Saviano, non votata alla parola scritta, ad una denunzia seppur di fiction, bensì dovuta alla fisicità, alla capacità di coinvolgere le masse. Ma anche Saviano ha coinvolto i lettori, li ha fatti sentire liberi come lui: lo stesso Ricky Martin nella brevità di una canzone riesce a fare evadere i fans per pochi minuti.

Resta un pensiero, avvilente e che porta a reclinarci su di noi. La libertà può essere manifestata con slogan, libri, canzoni, film, con lo sport, un giornale come Mauxa.com che tenderà a questo, ma se ciò logora la vita di chi la esercita, non conta nulla. Risuona il grido di Saviano: "Voglio innamorarmi". Nel privato, è l'amore che rende liberi.

© Riproduzione riservata




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