Stefano Accorsi, Leonardo Notte in 1992 ed arbitro corrotto per Zucca

Cinema / News - 29 August 2013 10:23

L'attore bolognese ha presentato alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia la pellicola d'apertura delle Giornate degli Autori, “L'arbitro”, commedia surreale sul mondo del calcio d

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Stefano Accorsi ha presenziato a Venezia l'inaugurazione delle Giornate degli Autori presentando il film “L'arbitro”, in cui impersona un personaggio corrotto di nome Cruciani. Costui mira a dirigere la finale di Champions League, ma finira' per utilizzare il suo fischietto nella finale di un campionato interregionale in Sardegna! Nel lungometraggio ci sono toni grotteschi, ironia, sarcasmo ed ovviamente tanto affetto per il calcio, dimensione affascinante e complessa che da alcuni viene considerata alla stregua di una religione. Accanto ad Accorsi recita la simpatica Geppi Cucciari, nei panni di Miranda, una paesana un po' smemorata che ha una love story con il giovane emigrato Matzutzi, astro nascente del pallone.

Attualmente in post produzione è un serial in dieci episodi che vedremo presto sul piccolo schermo; s'intitola “1992” e nasce proprio da un'idea di Stefano Accorsi che vi recita il ruolo del pubblicitario Leonardo Notte, individuo dal passato torbido. La serie, ambientata a Milano, racconta  l'Italia  al periodo di Tangentopoli, dall'arresto di Mario Chiesa all'avviso di garanzia al segretario del Psi Bettino Craxi. Vi partecipano, nel cast attoriale, Tea Falco, Miriam Leone, Elena Radonicich, Tommaso Ragno, Alessandro Roja.

Nato il 2 marzo del 1971, Stefano Accorsi,  dopo aver conseguito la maturità scientifica, si  è iscritto alla Scuola di Teatro di Bologna, spinto da una piccola esperienza nel film di Pupi Avati “Fratelli e sorelle” (1991). Negli anni è stato interprete di lungometraggi come “Jack Frusciante è uscito dal gruppo” di Enza Negroni, tratto dall'omonimo libro di Enrico Brizzi, “I piccoli maestri” di Daniele Lucchetti, “Radiofreccia” di Luciano Ligabue, “Un uomo perbene” di Maurizio Zaccaro, “La stanza del figlio” di Nanni Moretti, “Un viaggio chiamato amore” di Michele Placido, “Tutta colpa di Fidel” di Julie Gavras, “Saturno contro” di Ferzan Özpetek, “La vita facile” di Lucio Pellegrini, “Terza categoria” di Paolo Zucca e “Viaggio sola” di Maria Sole Tognazzi.

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