Alex Britti, sceglie la svolta radicale con Bene così e si svincola dalla discografia classica

Daily / News - 07 June 2013 13:57

“Non ho rinnovato con alcuna casa discografica”, dice l'artista. Poi spiega: “Con un’etichetta indipendente ho prodotto un po’ di dischi di jazz e non mi sentivo di tornare a lavorare in quel modo sol

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Alex Britti pubblica il suo nuovo album martedì 11 giugno: “Bene così”, un disco d'inediti tutti da ascoltare. Si tratta di un'opera molto più rock delle precedenti, un prodotto maggiomente immediato che narra in maniera diretta e lineare stati d'animo, osservazioni e pensieri del cantautore romano. È suonato con grande slancio e forte grinta insieme a due ex-componenti dei Simple Minds. È un disco diverso, perché la produzione di ogni artista cambia con il mutare della sua esistenza: la vita  costituisce in sé un cambiamento continuo, un fluire che ci fa crescere, perderci e poi ritrovarci in un continuo gioco di specchi, rimandi e riflessioni.

“Bene così” è il risultato di una volta radicale, personale e professionale per Britti: ha scelto di svincolarsi dalla vecchia discografia e si è reso indipendente. Doveva uscire con quest'album nel 2012, in quanto l'anno scorso il prodotto era già pronto, ma, avendo rincontrato l'amico  Stefano Di Battista, ha formato insieme a lui un gruppo  bluesjazz solo strumentale che lo ha tenuto impegnato per un po' di tempo. Nel nuovo lavoro il suo stile, sempre riconoscibile, si è raffinato guadagnando in levità, sia nelle ballads che nei pezzi più rock.

Il fantasioso Alex Britti, classe 1968, ha al proprio attivo diversi album in studio: “Bene così”, che contiene dieci tracce è il settimo della sua carriera, felicemente avviata nel 1998, quando il  “Solo una volta (o tutta la vita)” è balzato al primo posto delle classifiche italiane. Il disco include una collaborazione con Federico Zampaglione dal titolo “Capitale style” ed un inedito del compianto cantautore Stefano Rosso, eroe di fanciullezza del Britti. Non ci sono canzoni chiassose e simpatiche come la leggendaria “Vasca”, tuttavia si assiste ad un innalzamento complessivo della qualità.  

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