Gina Lollobrigida, bijoux da collezionista in vendita per beneficenza

Daily / News - 15 May 2013 10:54

L'attrice ottantacinquenne mette all'asta tanti gioielli con lo scopo di aiutare la ricerca

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Gina Lollobrigida cede gran parte della propria collezione di gioielli per un'onorevole causa: intende aiutare la ricerca sulle cellule staminali. La casa d'asta Sotheby's Ginevra propone i preziosi ninnoli dell'indimenticata diva protagonista de “La bersagliera” ai migliori acquirenti: più di venti pezzi, molti dei quali opera di Bulgari, che si pensa frutteranno svariati milioni di dollari. Vanno sul banco delle offerte, tra le altre cose, strepitosi orecchini di perle, un anello di brillanti da diciannove carati datato 1962, pendenti luminosissimi, una collana di diamanti del 1954, ciondoli di smeraldi.

Tutti i gioielli della Lollo in vendita a Ginevra sono stati comprati da lei stessa: ciascuno rappresenta una scelta personale, fatta assai spesso a seguito di un successo cinematografico. Sotheby’s mette all'asta anche un  diamante giallo appartenuto all'ultimo Shah della dinastia Qajar, Ahmed Shah Qajar: si chiama ”fancy yellow”  e consta di 74,53 carati.

Luigina Lollobrigida, in arte Gina, è nata a Subiaco, in provincia di Roma, il 4 luglio del 1927. Attrice, fotografa, scultrice, disegnatrice e cantante, è stata uno dei sex symbol ed una delle interpreti europee più importanti a livello internazionale degli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento. Nella sua sterminata filmografia ricordiamo: “La sposa non può attendere” di Gianni Franciolini (1949), “Campane a martello” di Luigi Zampa (1949), “Vita da cani” di Mario Monicelli e Steno (1950), “Pane, amore e fantasia” di Luigi Comencini (1953), “Il grande gioco” di Robert Siodmak (1954), “Venere imperiale” di Jean Delannoy (1963), “Buona sera, Mrs Campbell” di Melvin Frank (1968), “Les cent et une nuits de Simon Cinéma” di Agnès Varda (1995) e “Box Office 3D - Il film dei film” di Ezio Greggio (2011), in cui offre agli spettatori un cameo finale.

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