Nella casa, Kristin Scott Thomas racconta il film umoristico di François Ozon

Cinema / News - 17 April 2013 15:19

François Ozon è regista del film Nella casa

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Nella casa (“Dans la Maison”) è il film di François Ozon che esce domani nelle sale italiane. La trama ruota attorno ad un ragazzo di 16 anni che si insinua nella casa di un suo compagno di classe per trovare ispirazione per i suoi componimenti scolastici. Il suo professore è colpito dal talento e dall'indole dello studente, e ritrova così il gusto dell'insegnamento  anche se l'intrusione scatena una serie di incontrollabili eventi.

“Il ragazzo dell'ultimo banco” di Juan Mayorga è la commedia da cui è tratto il film: “il dispositivo di alternanza tra la realtà e il racconto dei componimenti mi è subito parso adeguato per una riflessione ludica sull'immaginario e i metodi narrativi - dice Ozon - . Sono questioni un po' teoriche, ma in verità molto incarnate nella commedia teatrale”. L’ambientazione iniziale doveva essere in Inghilterra, ma “collocare il film nel sistema scolastico anglosassone avrebbe comportato un enorme lavoro di adattamento e un lungo processo di selezione del cast e quindi mi è venuta l'idea di rappresentare un liceo pilota che sperimenta il ritorno all'obbligo dell'uniforme, dibattito che si riaccende a scadenza regolare in Francia”.

L’attrice Kristin Scott Thomas interpreta Jeanne Germain: “Questa famiglia ha un lato mostruoso - dice l’attrice - ma siamo nel registro della satira (...) Avevo appena finito di recitare a Londra una pièce di Pinter molto cupa rimasta in cartellone per diversi mesi e avevo un po' dimenticato come si lavora nel cinema

Emmanuelle Seigner interpreta Esther Artole, “una donna difficile da identificare, misteriosa, fluttuante. - dice l’attrice - Bisognava costruirla molto, a livello fisico (...) Esther è una donna completamente passiva, molto lontana da me. È simpatico incarnare una persona del tutto diversa da sé (...) quando ho visto il film sono rimasta scioccata, non mi sono affatto riconosciuta. Ma non ha importanza. Il controllo della propria immagine è in antitesi con la recitazione. Recitare non è fare un servizio fotografico di moda”.

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