Belen Rodriguez, il suo racconto a La7 sull’amore e sulla politica

Tv / News - 31 January 2013 21:47

Belen Rodriguez a Le invasioni barbariche ha parlato di Stefano di Martino e Fabrizio Corona

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Belen Rodriguez a “Le invasioni barbariche” in onda su La 7 e condotto da Daria Bignardi ha parlato ieri della sua vita privata. Sulle critiche che spesso affollano il suo profilo Facebook, “io penso che le critiche vengano dai ragazzini”, sperando che le madri si occupino di aiutarli a studiare piuttosto che polemizzare.
Sul figlio Santiago dice di non avere progetti, e che nascerà in Argentina. Sul compagno Stefano de Martino dice che pur avendo ventitré anni è un uomo: “non dico che una donna debba diventare madre a quindi anni (...) ma ventidue anni è una giusta età”. Il fatto di fidanzarsi con uomini “imprevedibili” per Belen è normale: “le persone imprevedibili a me piacciono (...) le persone che riescono a lavorare quando sono ragazzini (...) persone che a quattordici anni erano già fuori casa”. Pur essendo stata corteggiata anche da avvocati, “nessuno mi ha fatto scattare qualcosa (...) mi sento molto vicina a Stefano”.
La famiglia è importante, “se non riesci a trovare un equilibrio non ha senso vivere (....) senza quelle cose secondo me si è vuoti”. Sulla vicenda di Fabrizio Corona, si è emozionata quando ha ricevuto il messaggio in cui lui gli augurava tutta la felicità possibile. “quello è amore (...) non condivido tutte le cose che ha fatto Fabrizio (...) ho conosciuto una persona che pochi conoscono”. Per lei sono troppi gli anni di condanna di Corona.
Il suo nome è stato tra i più cercati su internet nel 2012: “non mi spiego questo accanirsi sul mio nome (...) tutti gli anni, quando finisce la classifica di Yahoo sono la più cercata. È grave”. Sulla crisi economica che colpì l’Argentina, la famiglia “non avevamo soldi neanche per l’affitto (...) con 10.000 dollari mio padre comprò una casa (...) costruì anche il secondo piano da solo (...) quello di cui vado orgogliosa del mio popolo è che ogni volta che si approvava una legge che non andava bene (...) tutto il popolo usciva con una pentola in mano ed un cucchiaio (...) alla fine il governatore se ne andò”. Per la Rodriguez il popolo italiano è troppo “rispettoso (...) secondo me fra due o tre anni scoppiate tutti con le pentole”. La Rodriguez ha fatto un’adozione a distanza, in Argentina: “con pochi soldi (...) la si aiuta a studiare, lavorare”.


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