Candidato a sorpresa, la politica nel cinema

Cinema / News - 14 September 2012 06:40

Candidato a sorpresa. I film sulla politica dal serio al faceto

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Esce il 21 settembre nelle sale italiane la commedia Candidato a sorpresa che, diretta da un veterano del genere come Jay Roach (i vari Austin Powers, Ti presento i miei - 2000, A cena con un cretino - 2010)  e sostenuta da un cast composto da Will Ferrell e Zach Galifianakis, porta la politica al cinema. La presenza dei due sipatici interpreti, garanzia di risate e situazioni esilaranti, da già un'idea del tono in cui viene trattata la politica in questo film.

Quest'ultima non è del resto una tematica nuova al cinema a partire da illustri e seri esempi come l'impegnato JFK - Un caso ancora aperto di Oliver Stone del 1991 in cui un'affascinante Kevin Costner nei panni di un procuratore distrettuale è impegnato nelle indagini sull'assassinio del presidente John Fitzgerald Kennedy, o il film del 1976  di Alan Pakula Tutti gli uomini del presidente in cui gli indimenticabili Dustin Hoffman e Robert Redford interpretano due caparbi cronisti del Washington Post alle prese con la complicata indagine sullo scandalo Watergate, o il più recente Le idi di marzo diretto e interpretato da George Clooney in cui si scava nelle magagne del Partito Democratico durante la campagna per le primarie presidenziali.

Sul versante comico viene invece in mente il film del 1996 Fuga dalla Casa Bianca con Jack Lemmon, James Garner e Dan Aykroyd in cui due ex presidenti degli Stati Uniti di schieramento opposto sono costretti a far fronte comune quando scoprono di essere nel mirino di un cospiratore che mira a screditarli, o la commedia del 1993 Dave - Presidente per un giorno con Kevin Kline e Sigourney Weaver in cui il presidente degli Stati Uniti si avvale di un sosia per tenere fede ai suoi molteplici impegni. Quando viene colpito da un ictus durante una fugace scappatella, il suo staff decise di tenere nascosta la notizia avvalendosi del sosia con tutti gli spunti comici del caso. In ambito italiano ricordiamo infine il recente Qualunquemente con Antonio Albanese nelle vesti di uno sgrammaticato imprenditore calabrese che decide di candidarsi a sindaco della sua città facendo ricorso ai più biechi e demenziali espedienti con una campagna fatta di volgarità ed eccessi.

 

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