Radio Italia Live, finalmente un concerto che non porta il nome del brand: con Laura Pausini e Tiziano Ferro

Daily / News - 14 May 2012 15:38

Si sentiva la mancanza di un evento nazionale, a base musicale che facesse interagire i cantanti con gli spettatori, senza che tra di loro si frapponesse il brand che sponsorizzava l’evento. Si tratta

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Si sentiva la mancanza di un evento nazionale, a base musicale che facesse interagire i cantanti con gli spettatori, senza che tra di loro si frapponesse il brand che sponsorizzava l’evento. Si tratta di Radio Italia Live, che si svolgerà stasera alle ore 20.00 presso Piazza Duomo a Milano.

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Di recente molti eventi associano il nome dello sponsor, finendo per confondere lo spettatore: è più importante ascoltare la musica o acquistare il prodotto? La pratica è presente nell’advertising, chiamata appunto name placement, cosicché il prodotto si integra nel nome dell’evento (concerto o film che sia). Ma l’abuso ha creato confusione, generando nei fruitori della musica una specie di impermeabilità alla sonorità: la musica essendo di per se l’espressione più pura di arte – tutti possono canticchiare una canzone, non tutti possono interpretare un film – veniva come fagocitata dal brand, rendendosi quasi ostile.

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Invece Radio Italia – che essendo l’organizzatrice dell’evento è giusto dia il suo nome all’evento – è affine al genere musicale, essendo una radio attiva dal 1982 (stasera si festeggia appunto il trentennale). Sul palco saliranno Laura Pausini, Negrita, Max Pezzali, Tiziano Ferro, Pino Daniele, J-Ax, Gigi D’Alessio, Anna Tatangelo, Enrico Ruggeri, Modà, Gianni Morandi e Biagio Antonacci. La conduzione è dello stesso Ruggeri e dell’eclettica Belen Rodriguez. “Raramente questi artisti si sono trovati tutti insieme su un palco – dice Mario Volanti, fondatore di Radio Italia – Non posso che ringraziarli ad uno ad uno e augurarmi che magari, nella atmosfera della serata e dell’occasione, possano pensare anche di offrire momenti veramente irripetibili, come inaspettati duetti o scambi di repertorio ”.

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Per Tiziano Ferro potrebbe trattarsi di una nuova Woodstock. Di certo, l’evento del 1969 non sarebbe così ricordabile se avesse avuto nel titolo il nome di un sapone.

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