"Settanta acrilico trenta lana", da una vita oscura ad un amore negato

Comics / News - 31 January 2012 07:30

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Camelia vive con la madre a Leeds, una città in cui l'inverno è cominciato da tanto tempo, che nessuno è abbastanza vecchio da aver visto cosa c'era prima, in una casa assediata dalla muffa accanto al cimitero.

Traduce manuali di istruzioni per lavatrici, mentre la madre fotografa ossessivamente buchi di ogni tipo. Entrambe segnate da un trauma, comunicano con un alfabeto fatto di sguardi.

Un giorno però Camelia incontra Wen, un ragazzo cinese che lavora in un negozio di vestiti e che le insegna la sua lingua. Saranno proprio gli ideogrammi ad aprire un varco di bellezza e mistero nella vita di Camelia, attribuendo nuovi significati alle cose.

Camelia si innamora di Wen, ma lui la respinge nascondendogliene il motivo. E c'è anche il bizzarro fratello di lui, ossessionato dall'oscura morte di Lily, un'altra studentessa di Wen.

Viola Di Grado ha ventitré anni ed è nata a Catania, si è laureata in lingue orientali a Torino e studia a Londra.

 

 

 

 

 

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