Recensione film Faccio un salto all’Avana. La svolta di Brignano

Cinema / News - 22 April 2011 17:58

Brignano recita in una commedia composta per lui

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Recensione Faccio un salto all’Avana. La svolta di Brignano. Enrico Brignano è uno dei più estroversi comici italiani: per questo riscuote successo nel pubblico di ogni età, perché riesce a veicolare un senso dell’assurdo che giace in ogni spettatore e che porta e risvegliare.

Così nel film Faccio un salto all’Avana, diretto dal giovane Dario Baldi pur nella sommarietà della trama – la storia di un padre di famiglia che deve trovare il fratello creduto morto e in verità gozzovigliante all’Havana - è Brignano il protagonista, con disinvoltura e intelligenza.

Le sue battute si cesellano bene nel film, così come l’interpretazione di Aurora Cossio (Almadedios) che lo spalleggia con brio. E il finale, prevedibile rende comunque giustizia ad una terra – Cuba – in cui l’arretratezza culturale viene in secondi piano rispetto a ciò che sa offrire e che la politica cela.

Si penserà che la Medusa abbia voluto creare un’operazione simile a quella di Checco Zalone, campione d’incassi del cinema italiano con Che bella giornata (2011) e proveniente da Zelig (frequentato anche dal cabarettista romano). Ma Brignano è più dosato nel sarcasmo: e certamente la sua comicità – quasi indignata - è più aderente alla realtà.

© Riproduzione riservata




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