Ju Tarramutu: contraddizioni de l’Aquila terremotata in un film

Cinema / News - 01 April 2011 23:10

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Ju Tarramutu: contraddizioni de l’Aquila terremotata in un film. “C’è una cosa che nessuna tv, nessuna radio può riportare fedelmente: il silenzio. Nei primi giorni dopo il sisma il silenzio era ovunque. Non solo tra le macerie. Le persone andavano in giro come fantasmi. In mezzo alla gente c'era il silenzio, dentro la testa c'era il silenzio”. Così cita il film Ju Tarramutu, di Paolo Pisanelli, in sala dal 6 aprile, secondo anniversario del terremoto in Abruzzo. La pellicola propone una L’Aquila divenuta teatro della politica sia nazionale che internazionale, con lo spostamento del summit del G8 nel capoluogo abruzzese. Così il film, in quindici mesi di riprese, racconta la città più “mediatizzata” d’Italia, dalla rassegnazione alla rivolta attraverso mille trasformazioni. S’intrecciano storie di persone, luoghi, cantieri, voci e risate di “sciacalli” imprenditori.

Paolo Pisanelli - fotografo e regista - si dedica dal 1996 alla realizzazione di film documentari, spesso premiati nei festival nazionali ed internazionali. Nel 1998 è tra i fondatori di Big Sur, società di produzioni cinematografiche e laboratorio di comunicazione. Docente del corso di Comunicazione Multimediale presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università di Teramo, è anche ideatore e direttore artistico di "Cinema del Reale", festa di autori e opere audiovisive che si svolge ogni anno in Salento. Tra i suoi film più noti: Don Vitaliano (2002), I colori del corpo (2003), Enrico Berlinguer - Conversazioni in Campania (2004), Il sibilo lungo della taranta (2006).

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