'Non prendere la vita troppo sul serio': intervista all'attore Josh Pais, nel film My Bakery in Brooklyn

Cinema / News - 28 June 2016 11:41

Josh Pais è un attore poliedrico, avendo lavorato a film come "A Beautiful Mind" e a serie come "Law & Order"- Ora è al cinema con "My Bakery in Brooklyn&quo

image
  • CONDIVIDI SU
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon

My Bakery in Brooklyn - Un pasticcio in cucina (“My Bakery in Brooklyn”) è il film commedia di Gustavo Ron al cinema dal 30 giugno 2016, distribuito da Notorious Pictures. Nel cast ci sono Aimee Teegarden, Linda Lavin, Ernie Sabella, Blanca Suárez e Josh Pais.

La trama è quella di Vivien e Chloe, cugine affiatate che vivono a Brooklyn. L'improvvisa scomparsa del loro zia Isabelle le lascia una eredità impegnativa, una caratteristica Boulangerie. Vivien per aiutare a gestire il negozio ha rinviato il suo viaggio in Europa, è conservatrice e vuole che la gestione della Boulangerie sia tradizionale. Invece Chloe è assistente di un cuoco in un popolare show cooking, volendo così ammodernare l’arredamento e il modo di promuovere l’attività. Così le due decidono di dividere il negozio a metà con una striscia nera, organizzando gli spazi a piacimento: quando la Boulangerie è in pericolo di essere chiusa, Vivien e Chloe devono collaborare per preservare l'eredità della famiglia.

Mauxa ha intervistato l’attore Josh Pais, interprete che ha lavorato i film come “A Beautiful Mind” (2001) nel ruolo del professore di Princeton, “In linea con l’assassino” (2002), “Quel momento imbarazzante” (2014), “La famiglia Fang” (2015). Nel 1990 era la voce di Raffaello nel film “Tartarughe Ninja alla riscossa”.

Nel film “My Bakery in Brooklyn” Josh interpreta Alexander Johnson, un legale: “È un avvocato piuttosto perverso - dice Josh - che sceglie i massaggi durante le riunioni con i clienti”.

D. Josh, il film è una commedia che parla anche di lavoro. Ti piace questo genere? R. “Amo le commedie, perché quando hanno successo solleticano una parte dell'anima umana che ci ricorda di non prendere la vita troppo sul serio”.

D. Alla fine il film racconta anche di collaborazione. Sei una persona collaborativa?

R. “La realizzazione di un film è un processo completamente collaborativo. Centinaia di persone per centinaia di ore sono impegnate a concentrarsi su un momento davanti ai rulli della macchina da presa. È come se fossimo tutti insieme su una corda stretta facendo una danza elaborata. Quando la danza prende avvio non c’è niente di meglio”.

John anche una scuola di recitazione, con sede a New York e che forma anche in ambito business, per insegnare a gestire l’improvvisazione e le relazioni.

D. Qual è la prima cosa che consigli agli studenti di evitare?

R. “Sono il fondatore di una scuola di recitazione chiamata Impulse Committed. Il primo consiglio che darei a qualsiasi studente è quello di imparare come accendere la spontaneità, perché offrire la verità quando si recita dev’essere una priorità. Cosa evitare: presentare un'idea della scena a scapito della verità in quel momento. Fidati di come la scena si sta svolgendo al contrario di cercare di manipolarla”.

Alla domanda su quale sia la giornata tipo a New York, Josh risponde: “Sono in Sicilia oggi, che si affaccia sulle colline verso il mare. La vita è magica”.

Josh Lei ha lavorato in molti film, nonché in serie tv come “Law & Order: Unità Speciale”, “Sex&Drugs&Rock&Roll” e l’ancora inedita in Italia “Younger” .

D. Qual è il primo ricordo che mi viene in mente di questi lavori?

R. “Uno dei primi film che ho fatto è stato ‘Teenage Mutant Ninja Turtles’. Ho interpretato Raphael. I nostri costumi pesavano 70 chili e abbiamo perso 5 chili tra colazione e pranzo ogni giorno. Il mio ricordo è di essere sigillato in costume, e avere un momento di claustrofobia che ho poi convertito in interpretazione di angoscia”.

Il prossimo lavoro di Josh Pais sarà “Insospettabili sospetti” (“Going in Style”, 2017) di Zach Braff con Matt Dillon, Morgan Freeman: la vicenda è quella di tre pensionati che pianificano una rapina in banca.

© Riproduzione riservata




Seguici su

  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon