'Loro', Toni Servillo è Berlusconi sul set del nuovo film di Paolo Sorrentino

Cinema / Drama / News - 18 October 2017 15:00

La diffusione della foto che ritrae l'attore nei panni del Cavaliere non ha fatto che alimentare l'hype per una pellicola già molto attesa

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Le riprese di “Loro” sono cominciate lo scorso agosto a Roma; oggi la lavorazione del film sarebbero “già a metà”, stando a quanto dichiarato ai microfoni di “Un giorno da pecora” da uno degli attori protagonisti, Riccardo Scamarcio.

Oltre ovviamente a Toni Servillo, che ormai sta a Paolo Sorrentino come Johnny Depp sta a Tim Burton, e al già citato Scamarcio (il cui personaggio è ispirato alla figura di Gianpaolo Tarantini), nel cast troviamo anche Elena Sofia Ricci, che interpreterà la ex-moglie di Berlusconi, Veronica Lario, e Ricky Memphis nei panni di Stefano Ricucci.

Dopo i Fori Imperiali, il set di “Loro” si è spostato in Toscana, per la precisione in una villa ad Orbetello, e a Porto Ercole, dove il Golf Hotel Resort ha ospitato la ricostruzione della famigerata Villa Certosa in Sardegna. “Loro” è prodotto da Indigo Film in collaborazione con Pathé, che si occuperà delle vendite internazionali. Il film è stato acquistato dalla Focus Features, mentre la distribuzione italiana sarà gestita dalla Universal Pictures. La sceneggiatura è di Umberto Contarello e dello stesso Sorrentino.

Dovremo aspettare ancora un bel po’ prima di vedere il prodotto finito, ma è probabile che per raccontare questa storia il regista napoletano abbia scelto un approccio simile a quello già adottato con “Il Divo”, uno dei suoi film più acclamati, dedicato alla figura di Giulio Andreotti.

La storia infatti si concentrerà sulla fase calante del berlusconismo, sugli anni degli scandali, delle “Olgettine”, del “bunga-bunga” e di Ruby Rubacuori; proprio come “Il Divo” sceglieva di ambientarsi soprattutto negli anni Novanta, ovvero alla fine della parabola di Andreotti. Quest’ultimo diceva che “il potere logora chi non ce l’ha”, ma Sorrentino sembra voler partire dall’assunto opposto, ovvero che il potere è una tentazione distruttiva; prepariamoci, quindi, a delle atmosfere “da fine impero” rese con quello stile grottesco e ineffabile tipico di questo autore, così bravo a inquadrare l’umanità e le sue mancanze senza mai scadere nella predica e nella facile morale. “Sono italiano e mi interessa fare film sugli italiani”, ha detto Sorrentino a Cannes. “Berlusconi è un archetipo dell’italianità e, attraverso di lui, si possono raccontare gli italiani”.

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