Recensione serie tv biopic Hanno Ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883
Hanno Ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883 Sky Original

Hanno Ucciso l’Uomo Ragno – La Leggendaria Storia degli 883, la serie tv Sky Original - prodotta da Sky Studios e da Groenlandia. Successo meritato per la serie che racconta la storia di Max Pezzali e Mauro Repetto, tratta dalle rispettive biografie.
Trama e recensione
La serie ha il merito di raccontare anche la storia di Mauro Repetto, oltre che dare spazio agli amici di sempre, lungo l'adolescenza a Pavia. A due passi da Milano, mecca della moda e della musica.
Proprio in quegli anni, Claudio Cecchetto sta lanciando talenti e cambiando la storia della discografia italiana.
Pavia, per i nostri protagonisti, è l'emblema della provincia: un luogo, dove i giovani coltivano sogni per poi rimanere intrappolati nella ragnatela della mediocrità.
Non sarà così per Max e Mauro. Non hanno talenti particolari, ma determinazione, soprattutto la sensibilità creativa per comprendere, immortalando, il loro tempo - quello che fugge, e che non lascia scampo.
Max osserva e annota, Mauro dà un senso all'insieme. Si compensano, anche da un punto visto promozionale del gruppo - quando dopo l'apparizione dello show di Jovanotti su Italia Uno, si ritrovano soli con una montagna da scalare, quello dello show business, senza alcuna esperienza in merito.
L'uno è frenato, analitico. L'altro, si lancia, generoso.
I primi due episodi della serie si prendono il loro tempo per dare spazio ai successivi due, davvero piacevoli: un omaggio agli anni Novanta, per ambientazione e dinamiche narrative centrate.
Non stupisce che la serie stia riscuotendo tanto successo. La scrittura asseconda il ritmo della provincia dell'epoca, per poi dare l'accelerazione al momento giusto - come una telecronaca sportiva che si rispetti, cavalcando le canzoni degli 883.
Una seconda stagione è in programma su un terreno più ostico: perché Mauro Repetto, all'apice del successo, ha deciso di lasciare la band?
La canzone, che ha segnato una generazione, e che dà il titolo alla serie, parla di sogni infranti - nella seconda stagione, ci meritiamo l'auspicato happy ending.
Il cast
Nel cast, Max Pezzali è interpretato da Elia Nuzzolo. Mauro Repetto da Matteo Oscar Giuggioli.
Sydney Sibilia alla regia su una sceneggiatura scritta in collaborazione con Francesco Agostini, Chiara Laudani e Giorgio Nerone. Completano il team di regia Alice Filippi e Francesco Ebbasta.
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