Recensione film A Quiet Place: Giorno 1, la paura del silenzio con Lupita Nyong’o
Scopri la recensione di A Quiet Place: Day One, il film horror con Lupita Nyong’o e Joseph Quinn. Trama, cast e critica

Samira (Lupita Nyong’o) è una donna malata terminale di cancro, che vive in un ospizio fuori New York City con il suo gatto, Frodo. Un assistente sociale convince un riluttante Sam a partecipare ad una gita di gruppo per uno spettacolo di marionette a Manhattan, ma durante il viaggio, il gruppo nota oggetti simili a meteoriti che si schiantano sulla città. Samira che stringe il gatto al guinzaglio viene catapultata contro un muro, e si risveglia nel teatro delle marionette con Frodo e altri sopravvissuti. Tutti sono in silenzio e il compagno sopravvissuto Henri le fa segno di non fare rumore: infatti le creature che stanno invadendo la città sono sensibili ai rumori, e attaccano al minimo sibilo.
Il silenzio collettivo come filo rosso di A Quiet Place: Day One
Gli annunci dagli elicotteri militari in cielo avvertono i civili di restare in silenzio e nascosti finché non si potranno effettuare dei salvataggi. Il tema dei sensi che pervadono la trama del film A Quiet Place: Day One è uno dei più interessanti nei film horror, e A Quite Place lo ha sviluppato dai primi due film, A Quiet Place Part I (2018) e II (2020), ideati dall’attore John Krasinski che lì era anche regista. Tutti nel film devono stare in silenzio per non essere uccisi, e la forma muta forzata rende la storia straniante. Anche il gatto Frodo assume a suo modo un ruolo fondamentale, perché nel suo silenzio riesce a consolare Samira ormai estenuata dagli attacchi.
Schede
Se nei primi due film era una madre a dovere proteggere i suoi figli, qui è un’intera comunità a cercare di sopravvivere. L’interpretazione di Lupita Nyong’o è espressiva oltre il suo sguardo, perché senza parole promette di far esplodere un urlo che rimane taciuto. Il film si connota anche come un’allegoria sulla fine dei giorni, e sulla sfida per gli spettatori a mantenere il silenzio a tutti i costi. La regia di Michael Sarnoski spazia nelle strade di Manhattan assediate dagli alieni pronti a percepire il minimo rumore: Krasinski è sceneggiatore e produttore, assieme agli ideatori del soggetto, Bryan Woods e Scott Beck. Lo stesso gatto Frodo è il lascito che Samira fa a Eric (Joseph Quinn), un poeta con cui decide di proseguire il viaggio. Quasi che essere una malata terminale, le consenta di potersi disfare dei suoi affetti.
L’aspetto più sommario è quello della trama, che - essendo in silenzio - non permette di far evolvere i personaggi, quasi in balia di attacchi continui, da cui riescono miracolosamente a salvarsi. Ma è un difetto su cui si può soprassedere, se l’horror estivo assurge a allegoria apocalittica.
© Riproduzione riservata
Potrebbe Interessarti

Recensione serie tv The Institute quando la mente diventa un'arma

Recensione film The Fantastic Four: First Steps - I Fantastici Quattro - Gli inizi
Il design dettagliato conferisce una caratteristica unica a questa attesissima versione del classico comic

Recensione film Abraham's Boys: A Dracula Story: padri, zanne e paura e la tranquilla rilettura
Scopri nil film horror Abraham's Boys: A Dracula Story con Titus Welliver, Brady Hepner. Trama, cast, recensione

Recensione serie TV: Ironheart, dolore e dilemma morale
Scopri la serie tv Ironheart, con Dominique Thorne, Anthony Ramos. Trama, cast, critica

Recensione film Superman 2025 di James Gunn
Nelle sale il ritorno dell'eroe più umano che mai

Recensione serie tv Nine Perfect Strangers stagione 2
Disponibile su Prime Video

Recensione film 28 Years Later, il ritorno della rabbia
Scopri 28 Years Later, il film horror con Aaron Taylor-Johnson, Ralph Fiennes. Trama, cast

Recensione serie tv Squid Game stagione 3: vale la pena di guardarla
Disponibile su Netflix