Final Fantasy XII: The Zodiac Age, recensione videogame per PS4 e Xbox One
Final Fantasy XII: The Zodiac Age è uno dei capitoli più discussi e innovativi della storica saga di Square Enix, ora in alta definizione e con contenuti inediti

Final Fantasy XII: The Zodiac Age è la riedizione di un videogioco particolare, un capitolo fatto di ottime idee e importanti innovazioni all’interno di quello che era a suo tempo il brand di Final Fantasy. La saga si era sempre poggiata su un sistema di combattimento a turni ed incontri casuali, peculiare dei giochi di ruolo a stampo orientale, mentre il dodicesimo episodio significava un punto di svolta importante. Square Enix ha deciso di ripubblicare il titolo uscito originariamente su PS2, in alta definizione e con nuove caratteristiche, all’interno di un panorama più maturo e differente, come quello attuale di PS4.
La trama di Final Fantasy XII: The Zodiac Age è un’affascinante intrecciarsi di intrighi politici, guerra e conseguenze sulla popolazione, una storia di speranza e amicizia che porta il giovane Vaan, rimasto orfano, a solcare i cieli del mondo di Ivalice insieme all’amica di infanzia Penelo e ad altri due ladri professionisti, Balthier e Fran. Le vicende hanno luogo due anni dopo il rovesciamento della capitale multiculturale di Rabanastre, all’interno del regno di Dalmasca, invasa dall’esercito dell’impero di Archadia. La battaglia costa la vita al re e al principe Rasler, al momento delle sue nozze con la giovane principessa Ashe.
Il gameplay di Final Fantasy XII: The Zodiac Age ha rappresentato un deciso stacco con il passato, contraddistinto dai classici combattimenti a turni casuali e dalla telecamera fissa, che accompagnava l’esplorazione del giocatore. FF XII si suddivide in grandi aree di gioco, con zone visitabili a piacimento e nemici ben visibili sulla mappa, con la possibilità, quindi, di essere evitati. Lo scontro, altresì, attiva un sistema di combattimento denominato Active Dimension Battle, che abbandona il sistema a turni in favore di situazioni più dinamiche e gestite in tempo reale. Le tattiche vengono configurate attraverso i Gambit, parametri con cui assegnare determinate istruzioni comportamentali ai compagni del party, che quindi attaccheranno i nemici secondo le nostre direttive. Se il sistema Gambit è profondo e complesso, con varie linee di comando, discorso ancor più approfondito merita il sistema di crescita del personaggio, e del nostro gruppo. Accanto al canonico aumento di livello grazie ai punti esperienza ottenuti, fa il suo debutto lo Zodiac Job System, mai arrivato in territorio europeo e che da ora la nomenclatura alla riedizione del gioco. La progressione è divisa in scacchiere, dodici come i segni zodiacali, e permette un peculiare sviluppo dei diversi personaggi, grazie a caratteristiche esclusive e totalmente uniche rispetto alle altre, con classi che hanno abilità e poteri propri. Le novità di Final Fantasy XII: The Zodiac Age riguardano anche uno spostamento rapido all’interno degli scenari, tramite tasto dorsale sinistro, salvataggi automatici e una modalità Sfida.
La grafica di Final Fantasy XII: The Zodiac Age parte della basi dell’edizione originale uscita nel 2006, con un lavoro di pulitura e aumento della risoluzione, ora in Full HD. Il risultato restituisce scenari ancora affascinanti e di impatto, grazie ad una direzione artistica azzeccata, tra architetture esotiche e dai toni caldi. Se lo stile rimane piacevole, un po’ meno si può dire dal punto di vista della mole poligonale, rimasta sostanzialmente ancorata ad una generazione passata e che non regge il passo con le produzione più recenti. La colonna sonora, invece, è stata restaurata per l’occasione, con i brani originali eseguiti nuovamente e registrati dal vivo, mentre il doppiaggio mantiene la possibilità di scelta fra inglese e giapponese, con sottotitoli in italiano.
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