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Recensione film To The Wonder, la rivoluzionaria stanchezza di Terrence Malick

Ben Affleck, Olga Kurylenko e Javier Bardem sono i protagonisti di To The Wonder, il film di Terrence Malick presentato alla Mostra del Cinema di Venezia

Recensione film To The Wonder, la rivoluzionaria stanchezza di Terrence Malick

Terrence Malick in To The Wonder racconta di uomo e una donna che hanno una relazione, ma i loro caratteri sono troppo diversi e si lasciano. Questa è in sintesi la trama del film presentato alla Mostra de Cinema di Venezia, semplice come nei drammi borghesi dell’800 e altrettanto destabilizzante.

Nell’epoca dei film in 3D essere così sobri sembra un rivoluzione, e dal punto di vista dell’offerta cinematografica Malick ha convogliato attori de calibro di Ben Affleck, Rachel McAdams, Javier Bardem e Olga Kurylenko in un film puro. Fin troppo: la vicenda della parigina Marina che si trova in viaggio col compagno Neil a Mont Saint Michel, e che poi si trasferisce con la figlia negli Stati Uniti dal compagno per poi tornare in Francia è raccontata con una macchina da presa insensibile, con Malick che diagnostica l’evolversi della loro relazione in maniera asettica, dialoghi scarni e solo la voce fuoricampo della protagonista che racconta i fatti.

Lo stesso Neil – interpretato da un noncurante Affleck – ha il ruolo di pedina, cosicché quando la compagna torna in Francia ha una statica storia con Jane, ex compagna di scuola: ma Marina decide di ottenere la green card negli Stati Uniti, si trasferisce di nuovo da lui, lo sposa e lo tradisce. In balìa di un’insofferenza congenita esce di casa, Neil la segue e lei comincia ad urlare “voleva uccidermi”, cosicché lui guarda con sconcerto i vicini e dice “scusate”: rientrano in casa e gettano il mobilio a terra, scagliando anche qualche verità.

Con la stessa metodicità con cui i due si avvicinano e lasciano, Malick passa dal primo piano di un volto ad un paesaggio innevato, senza far affezionare lo spettatore alla vicenda. È proprio questa atarassia del film l’aspetto più rivoluzionario, che però cozza con la possibilità di renderlo appetibile.

Lo stesso procedimento filmico è quello adottato nel precedente film da Malick, di The Tree Of Life (2011, che ha incassato solo 54,303,319 di dollari), dove si analizzava il rapporto genitoriale: qui si passa quello di coppia. Il momento più toccante è quello del prete – un ponderato Javier Bardem - in dubbio sulla propria fede il qualche chiede a Dio: “Perché non mi sono tenuto stretto ciò che ho trovato?”, e  poi afflitto “impediscimi di fingere”. Ma è troppo poco per rendere il film instancabile.

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