The Clash, "The rise and fall of The Clash" l'ascesa e la caduta in un film-documentario
Inedito film-documentario sulla formazione punk rock inglese.
The rise and the fall of The Clash. Il prossimo 18 marzo vedrà la luce sul mercato un film-documentario dedicato alla storia dei Clash, il gruppo british punk che in una decade, tra il 1976 e il 1986 è stato uno dei più acclamati dalla critica del periodo.
“The rise and fall of The Clash”, questo il titolo dell'opera che per 90 minuti narra tutto l'escursus vitae della band inglese.
Il progetto, diretto e prodotto da Danny Garcia, fu presentato già qualche anno fa, quindi atteso da tempo.
Dei vari membri della band è presente però solo Mick Jones, non in veste recitante ma di esclusiva voce narrante, e ripercorre la loro storia sin dagli esordi del 1976 nel combo londinese, fino alle vette più alte del mercato discografico, per poi disgregarsi all'apice della loro carriera.
Gli altri componenti del gruppo e il loro ex manager invece, non hanno voluto aderire all'iniziativa.
Per render il prodotto più appetibile al suo interno vi sarà anche un live inedito di un concerto tenuto dalla band il 10 marzo 1980, registrato al Motor City Rolles Ring di Detroit.
La musica dei Clash. Musicalmente i Clash si evolsero molto velocemente, dimostrando di avere una capacità compositiva molto ampia. Già con il terzo album abbandonarono le sonorità classiche del punk per avvicinarsi ad una serie di stili più ampi. Il doppio album “London Calling” del 1979, forse il loro album più rinomato, rovistava in stili che li portarono verso sonorità rockabilly, raggae e ska britannico, in voga nel periodo.
Con il disco successivo “Sandinista!” questa contaminazione di generi proseguì, anzi, tese ad aumentare, includendo sperimentazioni dub e addirittura jazz. Queste contaminazioni eccessive confusero i fan, i quali si aspettavano un prodotto più punk oriented come i primi lavori e ciò causò una discreta scesa nelle vendita, anche se negli Stati Uniti gli indici di gradevolezza furono migliori che in precedenza.
Il messaggio sociale. I Clash hanno rappresentato il lato più serioso della prima scena punk londinese. I loro testi erano fortemente sociali e la loro identità musicale era legata al disagio proletario giovanile inglese.
Nelle loro canzoni cercavano di invocare una presa di coscienza da parte dei giovani, stimolando il riscatto delle nuove generazioni e denunciando il vuoto e le sofferenze nelle quali erano costretti a vivere. I loro messaggi partivano sempre da una base di rabbia sociale, nettamente differenti dal nichilismo senza via d'uscita dichiarato “per comodo” dai Sex Pistols, anche se ne condividevano le critiche al sistema, alla monarchia e alla borghesia inglese.
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