Pro Evolution Soccer 2016 recensione videogame per PS4 e Xbox One: il calcio di Konami
Pro Evolution Soccer 2016 arriva su PS4 e Xbox One con un capitolo dal gameplay profondo e ragionato, forte di un netto miglioramento grafico e con le licenze di Serie A, Champions ed Europa League
Pro Evolution Soccer 2016 games, il gioco Konami è stato per quasi un decennio il titolo calcistico più apprezzato e vicino al realismo nel mondo videoludico, monopolizzando forum e schermi di milioni di videogiocatori. Se nell’era della prima e seconda Playstation, PES rappresentava la massima espressione del genere, nell’ultima generazione di console la situazione si è ribaltata, portando il diretto rivale FIFA sul trono calcistico. L’avvento di PS4 e Xbox One ha riavvicinato la distanza fra i due titoli, grazie ad una riscrittura del gameplay e all’esordio sulla nuova generazione del motore grafico Fox Engine, capace di migliorare sensibilmente la componente tecnica del brand Konami.
Licenze, una delle mancanze storiche della saga è sempre stata quella inerente alle licenze, che vedevano nomi di squadre e giocatori totalmente diversi dalla realtà, con conseguente non riproduzione delle relative maglie di gioco. In questo capitolo la situazione è rimasta pressoché invariata, con pochi campionati licenziati, tra cui spicca comunque la nostra Serie A. Per quanto riguarda le coppe europee, invece, Konami detiene la totale licenza (loghi e grafiche) di Champions League ed Europa League, che regalano una cornice televisiva perfettamente riuscita.
In Pro Evolution Soccer 2016 sarà tuttavia, e per fortuna, possibile inserire loghi, kit e licenze create dagli utenti, attraverso il classico File Opzioni, uno stratagemma già utilizzato nelle scorse generazioni di console per ovviare alle mancanze di maglie e nomi originali.
Gameplay, il passo in avanti avvenuto con lo scorso capitolo viene confermato e migliorato in Pro Evolution Soccer 2016, attraverso un ritmo di gioco e di manovra praticamente perfetto, che riproduce velocità e situazioni di gioco reali. La possibilità di impostare i comandi in manuale regala un ulteriore tocco di realismo, ad un titolo che si è avvicinato maggiormente al concetto di calcio simulato, almeno per ciò che riguarda tutta la fase di costruzione del gioco. Se passaggi, lanci, fraseggi e scambi rappresentano un pregio rispetto al rivale EA, discorso inverso avviene per la varietà di conclusioni a rete, spesso simili tra loro, e nel comportamento dei portieri, ancora poco reattivi in diverse occasioni.
Grafica, il Fox Engine regala un impianto tecnico di prim’ordine, grazie ad una fedele riproduzione di visi e maglie licenziate, curate in ogni singolo aspetto. Ciò che sempre caratterizza la serie è proprio nelle fattezze dei giocatori, che presentano volti e capelli assolutamente identici alla controparte reale, per una sensazione di fotorealismo incredibile. La stessa cura è rivolta anche ai calciatori del campionato italiano, spesso snobbato dalla serie rivale FIFA. In Pro Evolution Soccer 2016, invece, squadre come Juve, Roma, Inter, Napoli e Milan sono curate alla perfezione, rendendo giustizia alla licenza della Serie A. Le animazioni applicate a contrasti, contatti fisici e aerei donano al titolo un’estrema fluidità all’azione, ora molto più fisica che in passato. Il terreno di gioco è finalmente realistico per colori e realizzazione, e le differenti telecamere personalizzabili offrono un’esperienza visiva sempre soddisfacente.
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