Blair Witch, il film horror in tempo reale senza effetti speciali
Blair Witch è il sequel di "The Blair Witch Project". Il film horror non fa uso di effetti speciali.
Blair Witch è il film diretto da Adam Wingard in uscita il 21 settembre per la Eagle Pictures. Negli Stati Uniti il film è uscito il 16 settembre incassando già 9,5 milioni di dollari.
La trama segue il fenomeno del film “The Blair Witch Project” del 1999, che ottenne un successo inatteso. In quell’occasione la sorella di James sparì con due amici, nella foresta di Black Hills. I tre cercavano dettagli sulla leggenda della strega di Blair, e con la videocamera filmarono le ricerche: solo le immagini furono poi rivenute.
Ora James (James Allen McCune) con Peter (Brandon Scott), Ashley (Corbin Reid) e la studentessa di cinema Lisa (Callie Hernandez) penetrano nella medesima foresta del Maryland con una telecamera per scoprire i misteri che circondarono quella scomparsa. Inizialmente il gruppo crede di essere verso una soluzione, con l’aiuto di die giovani che si offrono di fare da guida: ma nella notte una minacciosa presenza erompe.
Il regista Adam Wingard - che ha detto “V/H/S” - afferma che la direzione del film non poteva essere immune dai ricordi dell’anno 1999, quando “The Blair Witch Project” (che incassò 248 milioni di dollari) condusse ragazzi delle scuole superiori a usare una videocamera per andare nei boschi e fare una parodia. “Il film ha avuto un totale impulso di autenticità. Nessuno aveva usato quel tipo di realismo prima o dopo”, afferma.
Il produttore e sceneggiatore Simon Barrett ha familiarizzato con tutte le informazioni divulgate dopo quel film, dalle bacheche ai gruppi Facebook, dalle graphic novel ai libri pubblicati solo in Europa. L’idea del film nacque nel 2013 quando al Sundance si stata presentando “V/H/S/2”: la Lionsgate in realtà aveva chiesto ai registi originali di “The Blair Witch Project”, Daniel Myrick e Eduardo Sánchez di creare una sinossi per un sequel. Nel 2000 fu comunque realizzato "Book of Shadows: Blair Witch 2”.
Le riprese si sono svolte sotto il nome di “The Woods”, per evitare che nei media si diffondessero informazioni distorte sul sequel.
Il film è stato girato in 32 giorni a British Columbia, e a Vancouver: la difficoltà è stata ricreare l’ambientazione di paesaggio del Maryland, poiché gli alberi hanno tronchi diversi.
L’obbiettivo di realismo ha avuto influssi anche nella fotografia, illuminando le scene con torce elettriche, grazie alle moderne telecamere molto sensibili. Si è usato anche una telecamera drone, che ha ampliato il senso di found footage. Così sono stati eliminati effetti speciali in CGI. Il risultato è che ciò che si vede nel film è ciò che accade realmente.
Un’evoluzione notevole nell’epoca delle riprese che possono essere effettuate con il telefonino.
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