Aspettando Godot: il teatro dell'assurdo di Samuel Beckett
Samuel Beckett nasce a Foxrock, un sobborgo di Dublino, nel 1906. Dopo l'esordio come critico letterario, si trasferisce a Parigi dedicandosi alla narrativa e al teatro. Tra il 1948 e l'anno successiv
Aspettando Godot è l'opera più famosa e controversa di Samuel Beckett. In due atti, la storia è lineare: due vagabondi in bombetta aspettano, in aperta campagna, un certo Godot che potrebbe procurare loro una sistemazione. Vladimiro ed Estragone, tuttavia, non sono certi della data e del sito dell'appuntamento. Inoltre, non ne conoscono neppure il volto. A Godot non l'hanno mai visto. A un certo punto, compare in scena un ambiguo personaggio, un mercante con un servitore al guinzaglio. Tempo di una chiacchierata con i protagonisti e abbandona la scena. Finalmente giunge un ragazzo con la notizia che Godot arriverà domani. Il secondo atto replica la stessa dinamica drammaturgica, con l'annuncio che Godot arriverà il giorno successivo. Il sipario si cala sul noto ritornello - “Allora andiamo?”, “Andiamo.” (ma i due personaggi non si muovono): aspettando Godot.
Libro Andrea Camilleri, Inseguendo un'ombra
Considerato l'erede di Joyce e Kafka, Beckett matura l'ossessione linguistica del suo connazionale e la dimensione grottesca dello scrittore di lingua tedesca. Con la crisi dei valori segnati dalla Prima Guerra mondiale, ora, lungo l'orrore di Auschwitz e Hiroshima, Beckett scorge il tramonto culturale puntando il dito contro l'esistenzialismo. Il presupposto libero arbitrio dell'individuo, sottoposto alla raffinazione parodistica, si rivela un ideale illusorio. La scelta, considera Adorno, è tra “crepare o crepare”: nel fallimento sociale di un presente allucinatorio, l'opera di Beckett “grida senza suono che deve essere diversamente”.
Tra le interpretazioni di “Aspettando Godot”, c'è anche quella di chi ha visto un aspetto religioso: Martin Esslin - nel 1961 pubblica Il teatro dell'assurdo che identifica una nuova sensibilità e ne conia il termine filosofico - per esempio, pensa a un dramma basato “sulla speranza della salvezza per intercessione della grazia”.
Oscar Wilde: la cronaca di James Joyce, biografia e giudizi critici
La produzione teatrale di Beckett individua un punto di arrivo. O addirittura di partenza evocando l'ineluttabile della condizione umana. Nessun autore moderno ha raggiunto i picchi di una amalgama tragica e, allo stesso modo, grottesca. La motivazione del Premio Nobel, assegnatogli nel 1969, contempla nella motivazione un'opera basata “sulla messa a nudo del dissolvimento dell'uomo di oggi”. Il filosofo Nicola Chiaromonte scrive: “Il valore di verità dell'opera di Samuel Beckett e in particolar modo del suo teatro, sta nell'aver egli una volta per tutte ficcato il viso a fondo nella situazione dell'uomo contemporaneo e nell'averci scoperto una volte per tutte un immobile e inalterabile Nulla. Da questo Nulla, egli non ha mai più distolto lo sguardo, tornando a descriverlo sempre di nuovo, sempre lo stesso, sempre più intollerabile”. L'esistenza è intesa come eterna tappa intermedia, condizione puntualmente delusa, continuamente perpetrata, che infine approda a un emblematico non-sense umoristico. I luoghi comuni e le frasi fatte accompagnano il piacere dell'attesa. Non c'è altro. Dietro i convenevoli delle relazioni tra gli uomini, si staglia un immenso sfondo buio: il vuoto e l'angoscia derivante. Dunque, senza prendercela troppo a male, ridiamoci sopra.
© Riproduzione riservata
Potrebbe Interessarti
Film romance Blame It On Rome con Michele Morrone e Gabrielle Union
La nuova commedia di Prime Video
Stargate, in lavorazione la nuova serie tv sci-fi dell'iconico franchise
Prossimamente su Prime Video
Serie tv Tulsa King stagione 4: new entry nel cast e nuovi scenari di azione
La serie disponibile su Paramount+
Serie tv thriller Ponies con Emilia Clarke: trama cast e uscita
Scopri la nuova serie con Emilia Clarke
Film animazione Toy Story 5, cosa cambia nel prossimo capitolo del franchise di Pixar
Prossimamente al cinema
Film Tinsel Town, recita di Natale con Kiefer Sutherland e Rebel Wilson
Scopri We Bury the Dead, il film thriller con Daisy Ridley, Brenton Thwaites. Trama, cast
Film horror We Bury the Dead, cadaveri viventi con Daisy Ridley e Brenton Thwaites
Scopri We Bury the Dead, il film thriller con Daisy Ridley, Brenton Thwaites. Trama, cast
Recensione serie tv thriller Il cuculo di cristallo dal bestseller di Javier Castillo
Disponibile su Netflix