Alessandro Siani: in cantiere un film su Fabrizio Corona, a Pompei placa una baruffa
L'attore e regista napoletano Alessandro Siani ha dovuto placare una rissa esplosa proprio prima del suo show a Pompei. L'overbooking di prenotazioni ha lasciato molte persone che avevano prenotato s
Alessandro Siani non si aspettava di certo che da attore si dovesse improvvisare arbitro di box. Alessandro Esposito, che all'inizio della sua carriera ha deciso di farsi conoscere con il nome d'arte Alessandro Siani, ispirandosi al cognome del giornalista napoletano Giancarlo Siani assassinato dalla camorra, ha incominciato la sua carriera con il laboratorio "Tunnel Cabaret", locale storico di Santa Chiara. Dall'ora in poi la sua carriera è stato un crescendo di successi e importanti riconoscimenti, tant'è che ogni suo spettacolo è un sold out di biglietti venduti. Ed è stato proprio l'overbooking di prenotazioni che ha causato l'annullamento dello show. Il "fattaccio" è accaduto venerdì 25 luglio nella tanto "scombussolata" Pompei. Nella splendida location l'attore doveva mettere in scena uno evento con l'intenzione di accendere i riflettori sulla condizione degli Scavi, raccogliere 20mila euro, 15mila dei quali sarebbero stati destinati al rilancio della Soprintendenza e 5mila per pagare gli extra serali ai lavoratori. Ma niente di tutto ciò e andato a buon fine: lo show è finito quasi in rissa.
Il Quotidiano.net imputa l'accaduto alle troppe persone "imbucate" o troppi biglietti venduti e la serata andata in fumo ha riguardato sia lo show man, la Soprintendenza e migliaia di paganti. Naturalmente ora non si contano le accusa che ognuno attribuisce agli altri, ma quello che più ha intristito Siani è stata il grande malcontento che è sfociato tra le persone giunte a Pompei per lui, e la ressa si è potuta contenere solo grazie all'intervento dell'artista e alle sue doti di intrattenitore. Grande è stata la sua delusine e contrarietà per la serata fallimentare: "Volevo fare una cosa per Pompei, una cosa per il popolo. Ma Pompei non è una location in cui puoi risolvere i problemi con qualche sedia, devi anche pensare alla sostenibilità dell'evento nell'area archeologica".
Durante la sua breve ma promettente carriera cinematografica, l'attore ha dimostrato di essere anche un convincente regista. Dopo il grande successo de "Il Principe abusivo", commedia da lui diretta nel 2013 (pellicola che ha incassato complessivamente quasi 15.000.000 euro), Siani potrebbe girare un film sulla complicata vita del fotografo dei vip Fabrizio Corona. Il progetto è ancora in fase di valutazione, ma Corona è fonte di ispirazione per il regista che a tale proposito ha confessato: "mi piacerebbe girare un film su Fabrizio Corona: è una classica maschera napoletana, perché mescola il dolore alla risata". Chissà se il progetto di Siani si concretizzerà?
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