George Harrison, in onore al suo dodicesimo anniversario della scomparsa, una cerimonia sulla Walk of Fame di Hollywood.
Per omaggiare e ricordare la dipartita dell'ex Beatles di cui il prossimo 29 novembre ricorre il dodicesimo anniversario, i fans si organizzano per una manifestazione in suo onore.\r\n
Mancano pochi giorni alla ricorrenza del dodicesimo anniversario della scomparsa dell’ex chitarrista dei Beatles, George Harrison, e i suoi fans per l’occasione hanno deciso di onorare Harrison con una semplice cerimonia che si terrà nei pressi della sua “stella” incastonata nella leggendaria Walk of Fame di Hollywood, il famoso marciapiede con le stelle a memoria dei più rinomati artisti, lungo più di due chilometri. La sua, per la precisione, è posta vicino all’edificio della Capitol Record Tower Building.
Gli estimatori del chitarrista guru porteranno fiori e candele che depositeranno attorno alla “stella”. Inoltre sarà presente un “open mic”, un microfono che passerà di mano in mano ai presenti, e ognuno potrà utilizzarlo per recitare poesie, cantare canzoni, citare versi o quant’altro si voglia per omaggiare la figura del musicista. L’open mic sarà gestito e condotto da Chris Carter, Dj di un famoso programma radiofonico, il “Breakfast with The Beatles”, niente di più appropriato oserei dire.
Una festa che ha molto di quella reminescenza e sapore hippy, tipico degli anni ’60, al quale il musicista era molto legato.
Dopo l’abbandonato dei Fab Four, dedicò gran parte della sua vita al pensiero e alle religioni spiritualiste e non a caso nel 1971 organizzò in prima persona il celebre “concerto per il Bangladesh”, un’iniziativa benefica a favore delle popolazioni di profughi della guerra civile tra India e Pakistan, che portò alla costituzione dello stato del Bangladesh.
L’evento è da annoverare come prima esperienza musicale di beneficenza di ampia portata, che, infatti, ebbe risonanza mondiale, ben prima dei rinomati Live Aid.
Questa sua inclinazione all’oriente lo portò spesso a sperimentare suoni e composizioni molto diverse dallo standard dei Beatles. Nel secondo periodo di attività del gruppo Harrison assunse un ruolo maggiore, sia come chitarrista, affinando uno stile originale, sia come autore, anche se dato questo suo estro, pare fosse fortemente limitato dalle personalità di Lennon e McCartney.
Di certo ci rimane di lui non solo le sue eccellenti composizioni, il suo carattere schivo ma anche la sua sincerità, che si può condensare con questa sua celebre frase « Mi piacerebbe pensare che tutti i vecchi fans dei Beatles siano cresciuti e si siano sposati e abbiano avuto dei bambini e siano tutti più responsabili, ma abbiano ancora uno spazio nei loro cuori per noi. »
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