Intervista a Slash e Myles Kennedy: 'Le persone possono essere indottrinate da idee pericolose'

Il nuovo album di Slash e Myles Kennedy è ‘4’

Come mai avete scelto un titolo come ‘C'est La Vie’?

Slash. "C'est La Vie" è una canzone di cui ricordo dei soundcheck - potrebbe essere stato in Australia, non sono sicuro. Ma avevo quel riff d'apertura principale, e il resto è giunto tutto insieme - la strofa, i cambi d'accordo, la parte del ponte - solo provando per un'ora al soundcheck prima di ogni concerto. Quando è giunto il momento di registrare il demo, ho davvero seguito le linee di quello che era l'arrangiamento on the road. Poi, quando siamo andati a registrarlo, ho avuto l'idea di fare il riff iniziale con una talk box, anche se non l'avevo mai realizzato in quel modo. Ma quando abbiamo iniziato la pre-produzione, l'ho semplicemente messo lì, ed è quello che si sente nel disco.

Kennedy. Eravamo in un'arena a fare il soundcheck, e si è semplicemente evoluto. È stato interessante per me, perché quando ho ricevuto il demo da Slash due anni dopo, mi sono ricordato cosa stavo cantando anni prima. Il mio cervello ha ricordato automaticamente dove eravamo - il modo in cui l'arena appariva e tutto ciò che stava accadendo. Il testo del brano fondamentalmente racconta la storia di qualcuno in questa relazione abusiva e tossica e la sua decisione di lasciarla. Da qui il titolo, "C'est La Vie" (continua a leggere).

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