Speciale Festival di Venezia

Intervista a Riccardo Papa, regista del film I Liviatani con Fortunato Cerlino, Antonia Liskova

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Intervista a Riccardo Papa, regista del film I Liviatani con Fortunato Cerlino, Antonia Liskova

Il film parte da una storia d'amore per poi giungere ad una vicenda di serial killer. Come mai hai optato per questa commistione?


La storia d’amore è tra Orlando, che è totalmente ignaro della natura dei Liviatani e Diana, che è una mantide religiosa. Quindi, le sue vittime designate sono proprio i fidanzati. E li ha uccisi tutti in passato. Ma con Orlando è successo qualcosa… ha cominciato a provare dei sentimenti inaspettati anche per il suo carattere distaccato e freddo. Per questo siamo partiti dal concetto di Eros e Thanatos. Pulsione di vita da una parte, di morte dall’altra. È stato un processo quasi del tutto naturale. Volevamo raccontare un rito di passaggio che fosse universalmente riconosciuto ma che allo stesso tempo, in fase di scrittura, permettesse a me e al mio co-sceneggiatore, Antonio Cardia, di affrontare da un punto di vista oggettivo la critica sociale che è alla base della nostra storia e che pervade tutto il film. Il rapporto che c’è tra Diana e Orlando è un qualcosa che si muove sempre sul filo del rasoio, ma soprattutto costringe Diana a fare i conti con la propria natura, ovvero quella di essere una Liviatani!

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Film Liviatani - immagini

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