PlayStation Now: i giochi di febbraio 2020

Games / Editoriali - 11 February 2020 14:00

Cities: Skylines, Lego Worlds e The Evil Within

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Il servizio PlayStation Now vede l’arrivo all’interno del proprio catalogo di un tris di giochi per PS4: abbiamo il gestionale Cities: Skylines, l’open world alla Minecraft di Lego Worlds e l’ottimo horror The Evil Within.

Cities: Skylines
Cities: Skylines è uno dei pochissimi gestionali vecchio stile, dove creare la nostra città ideale, partendo dalla scelta della mappa. Qui possiamo decidere il numero delle risorse e della morfologia del territorio, con corsi d’acqua, boschi, colline e montagne. La gestione del tessuto urbano si unisce alla precisa costruzione e pianificazione, non solo di edifici e strutture ma anche di un complesso sistema di fili e tubature per alimentare il nostro sviluppo. Al di là della crescita selvaggia, tipica in altri gestionali, in Cities: Skylines grande attenzione è anche risposta nella possibilità di curare lo stile della nostra città, secondo i nostri gusti e idee.

Lego Worlds costruisce proceduralmente i diversi mondi di gioco dell’universo Lego, con un totale di 26 biomi diversi, dotati di caratteristiche ambientali e architettoniche uniche. Le meccaniche si ispirano a quelle di Minecraft, basta sull’esplorazione dello scenario, la raccolta di risorse e la costruzione, qui in perfetto stile Lego, con i mattoncini a comporre ogni aspetto dell’ambiente.

The Evil Within è uno dei migliori horror di questa generazione, una proprietà intellettuale nata dallo storico creatore di Resident Evil, Shinji Mikami. Lo stile onirico e disturbato si rispecchia in un’ambientazione da incubo, dove il detective Sebastian Castellanos si ritrova braccato da umani spiritati e spaventose creature ostili. Le dinamiche ricordano quelle di Resident Evil 4, ma con un immaginario più spaventoso e oscuro, condito da una progressione che alterna fasi stealth ad una gestione oculata delle risorse, soprattutto alle difficoltà più alte. Il titolo infatti è stato uno dei primi, nella generazione attuale, a riportare in auge il concetto di survival horrror, con un titolo ostico, crudo, malato.

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