Mary McDonnell, la fatica che indurisce l’attrice

Cinema / Editoriali - 15 February 2019 10:00

Mary McDonnell è la protagonisti di Major Crimes

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Mary McDonnell è l’emblema migliore di come la fatica poco remunerata fortifichi il carattere e possa condurre a delle soddisfazioni. 

L’attrice della serie Majore Crime - nel ruolo del sergente Sharon Raydor - iniziò come attrice di Broadway e Off Broadway, ovvero i teatri più bui che aspettano una recensione entusiasta del The New York Times (come rappresentato nel film Birdman). 

Qui lei, nata nel 1952 a Wilkes-Barre - Pennsylvania - e poi cresciuta a Ithaca - New York - recita dal 1979 in spettacoli minori. Mary ha 29 anni, e si trascina da un’audizione all’altra, comprendendo che la strada è più lunga di quanto si aspettasse. 

In un’intervista a Hello Magazine del 2013 ha ammesso di non aver sempre trovato che la vita dell'attore fosse facile, e ricordando quel periodo a New York ha detto: "Ti stai sbattendo in metropolitana, andando in teatri freddi e oscuri con i tuoi costumi sulle spalle, dando il meglio e vedendoti  rifiutata".


Mary McDonnell


Mary McDonnell protagonista del film Balla coi lupi

In quegli anni recita in spettacoli come Buried Child del premio Pulitzer Sam Shepard, Savage in Limbo di John Patrick Shanley, All Night Long di John O'Keefe, Black Angel di Michael Cristofer, A Weekend Near Madison di Kathleen Tolan, Death of a Miner di Paula Cizmar, Summer and Smoke di Tennessee Williams.

Dovettero trascorrere 21 anni perché giungesse il ruolo che le diede un successo globale e una nomination agli Oscar. Nel 1990 il regista Kevin Costner la scelse come protagonista di Balla coi lupi (Dance with Wolves).  È la figlia del personaggio interpretato da Graham Greene, nata da coloni americani e poi adottata da Sioux indiani: s’innamora del protagonista John Dunbar, che ha il volto  dello stesso Costner. Lei è Stands With A Fist - Alzata Con Pugno  (Napépȟeča Nážiŋ Wiŋ). Non ottiene l’Oscar per per quel ruolo rimarrà nell’immaginario collettivo: Balla coi lupi vince sette Academy Awards.

Per Passion Fish (1992) ottenne un’altra nomination, dopo aver lavorato a Grand Canyon - Il cuore della città (1991) di Lawrence Kasdan, II signori della truffa (1992) di Phil Alden Robinson, Independence Day (1996) di Roland Emmerich nel ruolo della First Lady, La parola ai giurati (1996) di William Friedkin, Donnie Darko (2001)  di Richard Kelly


La carriera e i premi di Mary McDonnell

Dal 2009 al 2012 la sua carriera decollò con The Closer, dove interpreta Sharon Raydor, un sergente della polizia nella Divisione Investigativa: per questo ruolo ha ricevuto una nomination agli Emmy come mgliore attrice. Ha lavorato alla spin-off di The Closer, Major Crimes che ha debuttato il 13 agosto 2012. In Battlestar Galactica è la presidente Laura Roslin.

Gli anni di teatro hanno avuto i coronamento nel premio ottenuto nel 2018,  il Pell  Award for Lifetime Achievement in the Arts per la sua carriera. La motivazione è stata: "Lo straordinario lavoro di Mary McDonnell esemplifica l'artista come una cittadina socialmente responsabile. I suoi ritratti di donne forti, da Stands with a Fist al Presidente Roslin a Sharon Raydor, hanno ispirato e conquistato milioni di persone”.

Per lei è fondamentale rappresentare una guida femminile forte, con modelli di ruolo ispiratori per le donne: "Penso che sia davvero importante in questo momento - ha detto - Perché le ragazze vengono bombardate da ogni tipo di immagine e idea".

La fatica giovanile ha inciso su di lei perché tali esperienze - come ha confessato - “costruiscono un tipo di muscolo internamente, dal punto di vista emotivo e spirituale che amo nel mio lavoro”.


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