I giochi del PlayStation Now di maggio 2020

Games / Editoriali - 11 May 2020 14:00

Tra sparatorie tattiche e horror psicologici

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Il PlayStation Now di maggio amplia la collezione del servizio in abbonamento con due produzioni tripla A e un interessante thriller psicologico. Rainbow Six Siege è lo sparatutto in prima persona competitivo di Ubisoft, un grande punto di riferimento di questa generazione per gli eSport e gli FPS online. Il ritmo e le dinamiche realistiche, lente, pianificate e tattiche configurano un titolo profondo e sfaccettato, dove la conoscenza delle mappe e il lavoro di squadra risultano fondamentali. Il single-player introduce il giocatore alle meccaniche multi, con alcune missioni che fungono da tutorial esteso; il multiplayer, invece, è strutturato in tre tipologie di match competitivi, con partite da 10 giocatori divisi in due team. In Presidio dovremo proteggere e portare al sicuro un contenitore a rischio biologico, Ostaggio vede il recupero di un obiettivo sensibile, mentre Bomba vede la presenza di due ordigni, da attivare o disinnescare. Ogni modalità può essere anche affrontata in cooperativa fino a cinque giocatori conto l’IA gestita dal computer, nella Caccia ai Terroristi che prevede tre differenti livelli di difficoltà.

Rainbow Six Siege
The Evil Within 2 è uno dei migliori giochi horror della generazione, seguito diretto del disturbante e malato universo ideato nel primo capitolo da Shinji Mikami, creatore della serie Resident Evil. Questa volta il detective Sebastian Castellanos entra nello STEM, macchinario che racchiude la mente collettiva di centinaia di persone, per recuperare sua figlia, creduta morta in un incendio diversi anni prima. Il viaggio personale del protagonista è un salto in un incubo psicologico, dove costruzioni ed edifici si modificano in un sogno disturbato ed instabile, tra villain ispirati e sezioni altamente oniriche. Il titolo cerca di ampliare il respiro story driven dell’originale, proponendo nuove dinamiche da sandbox, con la cittadina Union liberamente esplorabile, tra risorse da raccogliere e inquietanti nemici da sconfiggere, con l’introduzione di missioni secondarie e differenti collezionabili da scoprire.
L’altro horror dalle sfumature psicologiche è Get Even, un’avventura fortemente incentrata sulla narrativa e un sonoro particolarmente curato, tra colonna sonora ed effetti ambientali. La storia parte dal tipico presupposto da film d’azione, con il protagonista del gioco, Cole Black, intento a recuperare un anonimo ostaggio fatto prigioniero. La vicenda assume ben presto una direzione thriller quando ci risvegliamo, senza memoria e riferimenti, all’interno di una manicomio abbandonato, accompagnati solamente dalla voce del dottor Red. Le sue parole ci guidano in quello che sembra essere un processo per riacquisire memoria e ricordi, nei claustrofobici ed opprimenti scenari del gioco. Il gameplay vede l’esplorazione e la risoluzione di enigmi al centro dell’impasto ludico, con dinamiche avventurose che ruotano attorno ad alcune funzioni del nostro smartphone, dallo scanner alla mappa, passando per un visore a infrarossi e una luce ultravioletta. Il titolo può essere affrontato in maniera stealth, eludendo gli scontri a fuoco, comunque ridotti, e che racchiudono tra l’altro una delle maggiori criticità del prodotto: il feedback delle armi e l’IA sono pessimi e la stessa approssimazione la troviamo anche nell’impianto tecnico del gioco.



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