Robocop, il rigore morale nel nuovo film che s'ispira al Giudice Dredd

Cinema / Fantasy / Editoriali - 10 October 2013 09:23

"Joseph Dredd" ("Giudice Dredd") è uno dei personaggi cui s'ispira RoboCop: Dredd è stato creato nel 1977 ed è affine al rigore del cyborg. RoboCop sarà

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Robocop difende la legge con un film sequel diretto da José Padilha e interpretato da Joel Kinnaman, Gary Oldman, Michael Keaton, Abbie Cornish, Jennifer Ehle e Samuel L. Jackson, in uscita il 6 febbraio 2014.

Era il 1986 quando il giornalista e scrittore Edward Neumeier assieme al collega Michael Miner cammina davanti a un poster del film “Blade Runner”: chiede  all’amico di quale film si tratti, e la risposta è: “Racconta di un poliziotto robot che va a caccia". Ciò dà il via all’idea originale, un poliziotto robot la cui storia è poi dipanata in una sceneggiatura la cui vendita risulta ardua. Neumeier cerca di vendere lo script ai dirigenti di Hollywood, e mentre è bloccato accidentalmente in un terminal aereo assieme ad un produttore esecutivo per diverse ore racconta la trama nel dettaglio. Da qui inizia la serie di eventi che porta al film di Paul Verhoeven del 1987. 

In un futuro prossimo Detroit è sull'orlo del collasso a causa della crisi finanziaria, la criminalità impera, la corporation Omni Consumer Products (OCP) firma un contratto con la città per eseguire operazioni di polizia prevedendo la demolizione della "Vecchia Detroit" con la ricostruzione di una città utopica chiamata "Delta City". Per sconfiggere il crimine si crea un cyborg, RoboCop con il corpo di un poliziotto - Alex J. Murphy - dichiarato morto in ospedale. RoboCop segue tre semplici direttive programmate dagli ingegneri: servire i cittadini, proteggere gli innocenti, rispettare la legge, insieme a una quarta direttiva segreta. All'insaputa del ingegneri alcuni brandelli di memoria del poliziotto Murphy sopravvivono, come i ricordi della moglie e del figlio e l'abitudine di roteare la pistola prima di rinfoderarla.
Da qui alle peripezie per la difesa della legge il passo è breve, con minimali prese di coscienza. RoboCop è completamente diverso da un altro eroe messianico, ossia Batman: quest’ultimo si chiede quale debba essere il suo futuro, se di solitudine o di difesa della giustizia. Queste domande per RoboCop sono inutili, così come non servono nel contesto sociale attuale, dove il gesto reattivo vale più delle crisi di coscienza. Infatti la trama del nuovo film non contempla reminiscenze del passato del poliziotto Murphy: anche stavolta la trama è la stessa del 1987, senza aggiungere nulla, con Alex Murphy marito amorevole, padre e buon poliziotto che è mortalmente ferito ed è ricostruito per finalità di giustizia.

Così RoboCop più che ai moderni personaggi s’ispira alla teoria fascista del dovere ad ogni costo, palesata da “Joseph Dredd” (“Giudice Dredd”), fumetto di John Wagner e Carlos Ezquerra del 1977 e tuttora in pubblicazione. Joseph Dredd è il legislatore della pistola, con elmo che gli oscura il viso, tranne che per la bocca e la mascella. John Wagner spiegò che ciò riassume il fatto che “la giustizia sia senza volto, non ha anima, quindi non è necessario per i lettori vedere la faccia di Dredd”. Lui a differenza di altri eroi ogni anno invecchia, ora ha più di settanta anni, con più di cinquanta anni di servizio attivo (2079-2135). Dreed fu creato dallo scienziato genetico Morton Judd, con l'obiettivo di ristabilire l'ordine nelle strade in preda al panico. A Dredd è stato offerto di diventare giudice supremo nel 2101, ma ha  rifiutato preferendo lavorare sulle strade per far rispettare la legge, salvando varie volte la città dalla conquista o distruzione di potenti nemici. Nel 2114 ha salvato il mondo durante la quarta guerra mondiale.

Si comprende che è più questa l'ispirazione di RoboCop. E l’incasso complessivo della franchise cinematografica di cento milioni di dollari fa intendere che le stesse preferenze del pubblico approvino questo rigore morale.  

© Riproduzione riservata




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